Miglio: un cereale poco usato

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MANGIARE COME UN UCCELLINO, le ricette con i cereali: il miglio

Il miglio è un antico cereale originario dell’Asia, molto diffuso nell’antichità e che è stato poi soppiantato dal riso. In Europa è sempre stato utilizzato come mangime per volatili, una pessima nomea che fortunatamente negli ultimi tempi è stata ritrattata. Infatti, il miglio è entrato nell’alimentazione umana grazie alle sue molteplici proprietà e alle eccellenti caratteristiche nutrizionali.

cereale miglio 2

I coltivatori di miglio, proprio perché poco diffuso, sono davvero rari; quei pochi che ci sono hanno la possibilità di coltivare un cereale in soli due mesi (piantato ad aprile può essere raccolto a giugno) su terreni che non richiedono grossi trattamenti. Se è facile da coltivare, il miglio non è altrettanto facile da raccogliere e soprattutto decorticare: il tegumento, coriaceo, è impossibile da masticare e privo di nutrienti, contiene glutine, a differenza del semino interno e se la decorticazione non è ben fatta, il cereale non può  essere destinato ai celiaci. Il suo chicco è ricco di amido, ma anche di minerali importanti come il ferro, il magnesio, il fosforo ed il silicio. Ricco, inoltre, di vitamine del gruppo A e B è un ottimo prodotto di bellezza per pelle, capelli e unghie che ne traggono grande giovamento; infatti, nelle popolazioni che ne fanno un largo uso, gli uomini e le donne hanno capelli lucenti ed unghie forti e resistenti. Contiene un quantitativo maggiore di proteine (circa il 10%) in più rispetto a riso e mais. Ha proprietà ricostituenti ed ipocolesterolemizzanti grazie alla presenza di lecitina e colina.

 

Diuretico ed energizzante, il miglio è consigliato in fitoterapia per contrastare lo stress, l’anemia, la depressione e la stanchezza, in particolare quella di origine intellettuale. Gli viene attribuita la proprietà di combattere gli aborti, e quindi è consigliato alle donne in gravidanza. Il suo sapore dolce lo rende molto gradevole, è di facile preparazione, può essere consumato nella forma che più aggrada (fiocchi, chicchi, farina), non serve ammollo e basta prepararlo nel modo corretto. Utile a chi non vuole, o per dieta o per patologia, rinunciare a piatti dove servono uova, poiché essendo ricco in amido è un ottimo addensante, lo si può utilizzare infatti per preparare polpette, crocchette, etc.

Crocchette di miglio – Ricetta light

Di cosa ho bisogno: due pentole, ciotola, piatto, colino, placca da forno, carta forno.

Ingredienti:
miglio;
passata di pomodoro;
origano;
pangrattato;
olio;
sale.

Procedimento:
Lessare il miglio in abbondante acqua salata, secondo i tempi indicati sulla confezione.
Nel frattempo preparare una salsa di pomodoro semplice facendo cuocere la passata con olio, sale e una generosa spolverata di origano, fino a che non si sarà ben rappresa. Lasciar intiepidire. Appena il miglio è cotto, scolarlo, raffreddarlo sotto l’acqua corrente e trasferirlo in una ciotola. Unire la salsa di pomodoro e mescolare bene il tutto, unendo un po’ di pangrattato per dare consistenza. Versare ulteriormente del pangrattato in un piatto. Inumidirsi le mani e formare le crocchette; rotolarle nel pangrattato e disporle mano mano sulla placca rivestita di carta forno. Passare su ciscuna un filo di olio e cuocere in forno caldo a 200° per circa 20 minuti, girando a metà cottura.

(Fonte: ricetta tratta da giallo zafferano – post del 16 febbraio 2015 – link)

 

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