Supergiornata europea – Il ritorno delle italiane

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Sei partite europee. Tre in Champions, tre in Europa League; bottino totale: cinque vittorie ed un pareggio, quest’ultimo in trasferta. Una supergiornata europea insomma che, oltre a garantire un’ottima posizione a Lazio e Milan, consente all’Italia di centrare un obbiettivo che manca dal 2010, anno del triplete dell’Inter di Mourinho: il terzo posto nel ranking UEFA superando la Germania.

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Vero che, con le nuove regole sul ranking, la differenza fra primo è quarto posto è nulla, almeno in termini di squadre (le prime quattro affrontano direttamente i gironi di Champions) ma, oltre ad essere un motivo di orgoglio e di riscatto, tiene definitamente alla larga la francia, ormai ben lontana.

Ma perché riscatto? Perché, dopo la vittoria dell’Inter contro il Bayern Monaco nel 2010, in sette anni di competizioni europee l’Italia ha avuto solo due finaliste in Champions, la Juventus di Allegri, battuta nel 2015 dal Barcellona e nel 2017 dal Real Madrid. Ma, mentre in Champhion le italiane si sono comunque comportate bene, o comunque hanno lottato, nel 2012 Il Napoli di Mazzarri fu eliminato dal Chelsea di Di Matteo che poi vinse la coppa, l’eliminazione della Juventus ad opera del Bayern di Ancelotti nel 2016, in Europa league l’espressione Supergionata europea è solo un ricordo. Basti sapere che la prima squadra italiana ad arrivare ai sedicesimi fu l’Udinese di Guidolin nel 2012.

 

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Per trovare un’altra “Supergiornata europea” bisognerà arrivare al 2014 quando ai sedicesimi di finale dell’Europa League arrivano ben cinque squadre italiane: Fiorentina, Inter, Napoli, Torino e Roma (quest’ultima retrocessa dalla Champions) e tutte passeranno il turno. La spedizione finirà con Napoli e Fiorentina eliminate alle semifinali rispettivamente da Dnipro e Siviglia.

Per il resto solo brutte figure, alcune veramente brutte, come la Juventus di Conte eliminata in semifinale con la finale da giocare a Torino o il Napoli che prese cinque gol (tre all’andata, due al ritorno senza farne neanche uno) dal Viktoria Plzen.

Ma forse questo trend è destinato ad invertirsi. La Juventus punta decisamente alla Coppa che conta e il Milan è ben deciso a riprendersi il palcoscenico europeo. Inoltre, mentre le sei italiane hanno conquistato un ottimo bottino, le sei squadre tedesche hanno perso tutte e sei, e la sconfitta contro il PSG è costata la panchina ad Ancelotti.

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Vero che i punti di distacco dalla Germania sono veramente pochi, considerato anche che il ranking UEFA tiene conto anche delle singole giornate europee ma rimane comunque un ottimo risultato visto che l’Atalanta è prima in un girone che, almeno sulla carta, doveva ridurla ad una semplice comparsa e l’esonero di Ancelotti è, forse, un segno.

Di seguito le prime cinque posizioni dell’attuale Ranking UEFA:  Spagna (92855), Inghilterra (66462), Italia (64916), Germania (63998), Francia (49248).

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