VIII edizione di A Corto di Donne

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Si è svolta venerdì 12 giugno, alle ore 18:00,  presso Palazzo Toledo la conferenza stampa di presentazione dell’ VIII edizione di “A Corto di Donne”, rassegna internazionale di cortometraggi al femminile.

La manifestazione si svolgerà dal 18 al 21 giugno presso il Complesso Agave Hotel e il Polo Culturale Palazzo Toledo.
Le proiezioni saranno effettuate nella splendida e super tecnologica sala convegni del Complesso Agave, si tratta di trentanove cortometraggi di altrettante giovani registe provenienti da diversi parti del mondo, tra cui Iran, Australia, Canada, Stati Uniti, Polonia, Francia, Palestina, Kosovo, Spagna, Germania, Italia  e altri Paesi europei.

A Corto di Donne vede la collaborazione di tutte le università di Napoli: Federico II, L’Orientale, Suor Orsola Benincasa e l’Accademia di Belle Arti, oltre  a l’Istitute Cervantes, il Goeth Istitut e l’Istitut Francais.

Un’importante contributo in termini non solo materiali, ma anche morali, per la realizzazione della rassegna è stata garantito anche quest’anno dall’Azienda Autonoma del turismo di Pozzuoli.
In un periodo di crisi come questo non è facile giungere all’ottava edizione, soprattutto per un festival come questo. Il suo scopo non è soltanto quello di promuovere giovani talenti donne, ma anche quello di rilanciare il nostro territorio. Tra l’altro, proprio l’Azienda autonoma per il turismo fa sapere che il suo ufficio è aperto tutto i giorni, da mattina a sera, a disposizione dei cittadini e turisti per fornire informazioni sulle varie attività in programma sul territorio.

I cortometraggi saranno giudicati da due giurie, una tecnica, molto specializzata e di qualità, un’altra composta da giovani selezionati nelle scuole. Un modo per coinvolgere giovani e docenti.

La giuria tecnica si divide in quattro categorie, una per ogni genere: fiction, animazione, documentario, sperimentale.

L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha consentito alla rassegna di allargarsi su di un piano internazionale: per le registe, infatti, è diventato molto più facile e veloce partecipare anche da altri Paesi, inviando il proprio lavoro semplicemente attraverso un file via web.

La donna non è più spettatrice della vita, ma ne diventa protagonista attiva.
Lo si vede nei corti, dove altri temi cari sono la memoria, ovvero lo sguardo al passato e alle nonne, e il lavoro, nuova e difficile  frontiera dell’universo femminile.

Fonte foto principale: Facebook

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