Memoria & metodo – Tecniche di memoria e metodo di studio

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Un libro per migliorare la memoria attraverso delle tecniche mirate

Il libro di Mara Bonucci “Memoria e metodo – Tecniche di memoria e tecniche di studio” di 196 pagine, edito nel 2015 da In Mind Edizioni,risulta ancora utile, in quanto viene consigliato ai suoi corsisti, sia sulle mnemotecniche, sia sulla lettura rapida.

Queste tecniche, come afferma nel suo libro, sono da circa 23 anni, molto gettonate sia dagli studenti delle scuole superiori e da quelli universitari, sia dalle persone anziane per migliorare le capacità di memorizzazione.

Il libro consiste di una parte teorica e di una parte pratica basata su alcuni divertenti esercizi che devono essere eseguiti con scrupolosità per riuscire ad essere più efficienti nel tenere a mente il più possibile numero di informazioni. La memoria è importante anche nello studio, altro argomento trattato nel libro, con spiegazione su come si studia un libro di testo.
A livello scientifico memorizzare significa passare attraverso due stadi distinti:
uno stadio a breve termine che si protrae per alcuni secondi, minuti od ore, ed uno a lungo termine che si protrae per giorni, settimane ed a volte anche per tutta la vita.
Il primo a raccontare delle mnemotecniche è stato Marco Tullio Cicerone (106 – 43 a.c.) nel parlare di Simonide Di Ceo che, secondo lui, era in grado di tenere discorsi per alcune ore senza far ricorso ad appunti scritti.
La memoria funziona per immagini, associazioni ed emozioni che, se metabolizzate bene, permettono a chi ne fa uso, di memorizzare più cose.
Mentre, per il ricordo dei numeri, vi è la tecnica della conversione fonetica e costruzione di frasi, di numeri che ne permette il ricordo addirittura di molte cifre.
Lo studio di un libro invece si basa in particolare sulle tecniche di lettura veloce grazie anche all’aiuto delle Mappe mentali affrontate nel testo, e create da Tony Buzan esperto in materia di apprendimento.
Il concetto di Mappa mentale parte dall’affermazione che la nostra mente lavori in simultanea, mentre la lingua scritta e quella parlata sono lineari.
Infatti, come afferma l’autrice del libro, se la comunicazione iscritta, così come quella orale, si sviluppa in maniera lineare e sequenziale, studi recenti dimostrano invece che il cervello umano ha la capacità di assorbire nuovi dati in maniera globale, riuscendo anche a sviluppare interazioni complesse tra essi.
Il libro scritto con un linguaggio chiaro e lineare fruibile al lettore, è molto invitante alla lettura anche per i suoi esercizi divertenti e non stancanti, anche se dobbiamo ammettere che alla base sia del ricordo, sia della lettura, dobbiamo essere motivati senza apatia altrimenti è meglio evitare di perdere tempo.

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