Sal Da Vinci al Teatro Lendi con “Un italiano di Napoli”

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Lo spettacolo musicale di Sal Da vinci, dal titolo “Un italiano di Napoli” ha chiuso la programmazione di gennaio al Teatro Lendi

La commedia è andata in scena mercoledì 18 gennaio alle ore 21:00, ed in replica il 19 e il 20 gennaio.
La regia è di Alessandro Siani, mentre Sal Da Vinci l’ha ideata. Il titolo, “Un italiano di Napoli” , già lascia intendere che si tratta di una riflessione sull’identità prima come napoletani, poi come italiani, cittadini di quella che possiamo definire la Repubblica dei Sentimenti.
A Sal Da Vinci si affianca una variegata compagnia di attori, fantasisti, acrobati, un corpo di ballo e un’orchestra dal vivo composta da 6 elementi.
Lo spettacolo si compone di brani tratti dall’ultimo album “Non si fanno prigionieri”, il quale affronta quelli che sono i temi a lui più cari però in una chiave del tutto nuova. Questo lavoro è il risultato anche della collaborazione con importanti autori della canzone italiana, tra cui Renato Zero, protagonista di un duetto con Da Vinci.

Nota del regista Alessandro Siani:

“C’è un mondo dove la poesia e la musica si incontrano: il teatro! Un luogo vibrante e coinvolgente, le sue strade sono vissute da abitanti magici e surreali…le piazze ricche di saltimbanchi acrobati e voci della luna…e poi i vicoli stretti con muri antichi che si aprono verso il mare ossia verso l’ infinito. In questo infinito si alterneranno le note, le canzoni e i racconti del protagonista ed ideatore Sai Da Vinci. Un italiano di Napoli che attraverso la sua musica ci trascinerà verso un mondo più vero, senza pregiudizi né differenze, perché in fondo sono le differenze a renderci speciali. L’Italia non è uno stivale, ma un essere umano. Le città sono gli organi vitali. Milano potrebbe essere il cervello… Roma l’anima e Napoli il cuore, ma tutto è nelle mani del pubblico. Si nelle mani, perché saranno i vostri applausi, i vostri silenzi e le vostre risate a decretare se per due ore avete vissuto una favola o per una volta e dico una volta, la realtà di questo pazzo paese può essere meravigliosa ad occhi aperti!”

 

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