Piacere:Cardo mariano

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L’utilizzo di erbe medicinali ha una tradizione antichissima. Oggi mi voglio soffermare sul CARDO MARIANO (Silybum marianum) originario e frequente nei paesi del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente.

Il Cardo Mariano

Plinio il Vecchio è tra i primi a parlare dell’estratto di cardo come toccasana per la depurazione del corpo; ad oggi non mancano numerosissimi studi in merito, soprattutto in quanto questa pianta ha notevole effetto depurativo sul fegato e anche sui reni. Questo grazie ai suoi componenti principali (i flavonolignani), isolati sotto forma di una miscela di prodotti di condensazione chiamata silimarina.

Visto il ruolo di “depuratore” che riveste, questo complesso protegge le cellule del fegato dai danni causati da sostanze tossiche ingerite, ma anche da i radicali liberi prodotti notoriamente molto tossici per il fegato, e da sostanze pro-infiammatorie.

Numerosi studi clinici hanno dimostrato che l’estratto di cardo mariano provoca una netta riduzione delle transaminasi, della gamma GT, della lattico deidrogenasi (LDH) e della bilirubina (tutti indici di funzionalità del fegato) in pazienti con danno epatico causato da epatite virale tipo A, tipo B o tipo C o da epatopatia da alcool. Essa si è anche dimostrata capace di proteggere il fegato anche dai danni causati da farmaci e da sostanze tossiche quali insetticidi e antiparassitari.

 

Il cardo mariano è:

  • antiossidante
  • antineoplastico
  • protettore epatico contribuendo a rafforzare il fegato e migliorarne la funzione
  • Anti – infiammatorio
  • antidiabetico e protettivo del pancreas
  • lassativo aumenta la secrezione biliare e il flusso, migliorando così regolarità intestinale
  • semi di cardo mariano sono stati utilizzati anche per trattamento della malattia diversa, come l’epatite , cirrosi fegato, per abbassare il colesterolo e ridurre gli effetti di un postumi della sbornia.

Sebbene non esistano effetti collaterali conclamati, neanche a livello fetale, si sconsiglia l’uso del cardo o meglio della silimarina in donne gravide. Inoltre, può interagire a vari gradi con alcuni farmaci per cui prima di assumerne è NECESSARIO rivolgersi al proprio medico curante soprattutto per pazienti ipertesi e che assumono farmaci come antipsicotici, anticoagulanti, anticoncezionali e ormoni sostitutivi.

A mio avviso è un prodotto che può essere utilizzato per coloro che presentano sindrome metabolica in modo da tenere sotto controllo i valori di colesterolo, trigliceridi, pressione, glicemia che sono ai limiti e non sono curati da farmaci. Inutile sottolineare che questo “integratore” deve essere affiancato, anzi direi preceduto, da un corretta stile alimentazione e giusto stile di vita.

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