Milan, Tu Sì ‘Na Cosa Piccola

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Il Diavolo sprofonda nel proprio inferno: poker del Napoli a San Siro, Milan inesistente per tutti i novanta minuti. Gli azzurri godono con un super attacco, i rossoneri piangono con una prestazione imbarazzante

Milano – Così non va. Questo non può essere il Milan. L’eccellente prestazione nel derby con l’Inter sembra essere un ricordo ormai sbiadito nel tempo. E se le partite giocate a Udine prima e a Genova poi avevano regalato belle sensazioni per almeno un tempo di gioco, stavolta la squadra di Mihajlovic ha fallito completamente l’approccio alla gara. Difesa di burro, centrocampo confuso, attacco in vacanza. Contestazione meritata a fine gara. La sosta deve essere una medicina.

Milan 0-4 Napoli, La Cronaca

I rossoneri danno pure l’impressione di partire bene: al 3′ Montolivo calcia da fuori area un tiro che termina alto non di molto sopra la traversa.
È infatti solo un’illusione: al 13′ Zapata effettua un rinvio sciagurato, ne approfitta Hamsik che innesca Insigne in velocità; il giocatore napoletano danza sul pallone e premia l’inserimento di Allan in area di rigore, che a tu per tu con Diego López non sbaglia.
La squadra di Sarri, forte del vantaggio e dell’inspiegabile non reazione del Milan, controlla i primi 45 minuti senza affanno e con la supremazia del possesso palla, rischiando soprattutto con Higuaín di raddoppiare in più di un’occasione. Bonaventura prova una timida reazione di orgoglio, ma Reina non si lascia impensierire.

Nella ripresa il copione è lo stesso, anzi di più: al 48′ Higuain e Insigne fanno copia e incolla dell’azione del gol contro la Juventus; l’uomo-assist del primo gol, al termine di una triangolazione con il giocatore argentino, trafigge l’incolpevole López con un tiro a giro. 2 a 0 Napoli a Milano e primi cori dalla curva contro la squadra e Sinisa Mihajlovic.
Il tecnico croato prova allora a inserire Cerci per uno spento Bertolacci, ma il cambio serve solo a peggiorare se possibile l’equilibrio tattico del Milan. Dopo un colpo di testa di Ely bloccato da Reina in presa plastica, la squadra rossonera va definitivamente in letargo: al 67′ ancora Lorenzo insigne, da una punizione in zona defilata sulla sinistra, pesca l’angolo alto con una traiettoria splendida.
Gli azzurri calano il tris a San Siro, ma per il Milan c’è ancora da piangere. Al 77′ infatti, su un cross rasoterra di Ghoulam, Rodrigo Ely mette la palla nella propria porta nel tentativo disperato di anticipare Gonzalo Higuaín.
L’ultimo quarto d’ora è di passione per i rossoneri, Gabbiadini sfiora addirittura la manita. Rizzoli, capendo la brutta aria che tirava sugli spalti, ha il buonsenso di porre fine alle ostilità senza recupero.

 

Il Diavolo precipita nell’abisso con tutto il forcone. Mihajlovic deve sfruttare la sosta per ripartire da zero. Questa squadra non deve avere paura di giocare e di imporre il proprio gioco. Questi giocatori devono capire che sul campo indossano la maglia del Milan.

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Milan 0-4 Napoli, Il Tabellino

MILAN (4-3-1-2): D. López; De Sciglio, C. Zapata, R. Ely, Antonelli; Kucka (dall’84’ Poli), Montolivo, Bertolacci (dal 57′ Cerci); Bonaventura; L. Adriano, Bacca.
A disposizione: Abbiati, Donnarumma, Alex, Calabria, De Jong, José Mauri, Nocerino, Suso, Honda.
Allenatore: Mihajlovic

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 74′ David López); Callejón, Higuaín (dall’81’ Gabbiadini), Insigne (dal 73′ Mertens).
A disposizione: Gabriel, Rafael, Strinic, Maggio, Henrique, Chiriches, Valdifiori, El Kaddouri, Chalobah.
Allenatore: Sarri

MARCATORI: 13′ Allan (N), 48′ e 67′ Insigne (N), 77′ aut. R. Ely (M)

ARBITRO: Rizzoli di Bologna.

AMMONITI: 14′ Allan (N), 32′ Bonaventura (M), 61′ Callejón (N), 64′ Antonelli (M), 66′ R. Ely (M), 80′ Jorginho (N)

Milan 0-4 Napoli, I Commenti Post-Gara

Di seguito le parole di Sinisa Mihajlovic, raccolte dal sito www.acmilan.com:

Mihajlovic: “So che è brutto dirlo, ma abbiamo perso contro la squadra più forte. La differenza l’hanno fatta i loro attaccanti e la nostra difesa. Al secondo gol è finita la partita, non c’è stata la reazione. Dal punto di vista emotivo siamo deboli, abbiamo troppi alti e bassi, ma stiamo cercando di migliorare. I ragazzi lavorano bene in settimana, ma ciò significa che dobbiamo lavorare di più. Noi non dobbiamo perdere la fiducia e uscire da questa situazione il prima possibile, e lavoreremo per farlo”.

 

 

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