La Stella Bianca, mozzarella come simbolo di rivincita

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La Stella Bianca è un caseificio di Casal di Principe, in provincia di Caserta, una territorio di lotte, rivincite e di un immenso patrimonio agroalimentare. Intervista ad Antonella Schiavone

Antonella Schiavone

Incontriamo Antonella Schiavone, una giovanissima donna molto impegnata nell’azienda di famiglia, il caseificio La Stella Bianca che si trova a Casal di Principe. Antonella ci porta all’interno di questa realtà a conduzione familiare, fatta di sogni, progetti e tantissimi sacrifici, ma che guarda al futuro con ottimismo ed investe sul proprio prodotto facendone vessillo di garanzia e autenticità del territorio.

La produzione della mozzarella di bufala

La mozzarella di bufala è il prodotto simbolo del casertano, una Terra di Lavoro che accoglie da sempre allevamenti di bufale e la relativa produzione di mozzarella, da molti definita come l’oro bianco. La mozzarella è un latticino a pasta filata, famoso nel mondo e originario della Campania. Le aziende che producono mozzarella sono tantissime, ma noi vi racconteremo la storia di un’eccellenza, la storia dè La Stella Bianca, di come è nata e di dove è “diretta”.

Intervista ad Antonella Schiavone dè La Stella Bianca

Come nasce il caseificio La Stella Bianca?

L’allevamento nasce nel 1999 a Casal di Principe, mio padre è un allevatore di bufale. Dal 2008 arriva la decisione di trasformare il latte che noi produciamo e divenire un caseificio. La trasformazione è avvenuta nel momento in cui noi figli siamo cresciuti e potevamo aiutare nostro padre nell’azienda. Produciamo mozzarella e lavoriamo solo il latte che produciamo. Potremmo, data la nostra organizzazione, produrre di più, ma questo significherebbe andare a comprare il latte da terzi e perdere quella “garanzia” che diamo producendo noi il latte. Dalla coltivazione dei foraggi, all’alimentazione per le bufale, seguiamo tutto dall’inizio alla fine.

Il nome La Stella Bianca, a cosa è dovuto e perché una mozzarella a forma di stella?

Perché fosse di buon augurio, come a dire di essere nati sotto una buona stella. È un’idea recente. Sono cira quattro anni che è in produzione.

Quanti punti vendita avete?

Uno a Casal di Principe, il primo punto vendita annesso al caseificio, tre in provincia di Napoli: due a Bacoli e uno a Monte di Procida. Poi, il 23 marzo 2017 abbiamo inaugurato un altro punto vendita a Vienna.  Abbiamo fatto una scelta di mercato: vendere al dettaglio e solo nei nostri punti vendita. Chi vuole mangiare la mozzarella dè La Stella Bianca deve comprarla in uno dei nostri punti di vendita.

 

Avete aperto un punto vendita in Austria, a Vienna, come mai questa città?

Ci sentivamo pronti per questo passo verso l’Europa. Abbiamo scelto Vienna perché è nello stato più vicino. Il trasporto avviene via terra e si consegna in pochissime ore. Riusciamo a impiegare minor tempo nel consegnare a Vienna che in città italiane.

In che punto della città si trova e chi l’ha curato?

Nel primo distretto Innere stadt, di fronte all’Opera. La ricerca è stata lunga, ci abbiamo lavorato tre anni, nel fare uno studio della città e trovare il locale adatto. A questo progetto si è dedicato mio marito Antonello Carannante, ed ha curato minuziosamente tutto il progetto e ed è lui che si occupa della gestione diretta dei punti vendita. L’idea si è rivelata sin da subito una bella soddisfazione e sta dando subito i suoi frutti.

Avete messo in campo prima una campagna pubblicitaria su Vienna?

Sì, abbiamo fatto pubblicità, entrando in prima battuta sul territorio e nella città. Però, va detto che il punto vendita di Vienna nasce con un format diverso dai punti vendita tradizionali. Abbiamo anche la somministrazione con tavoli e otto posti a sedere. Adesso abbiamo messo anche tavolini esterni e c’è la possibilità di fermarsi, degustare, pranzare e cenare.

Proponete altre eccellenze oltre alla vostra?

Sì, tutte le specialità italiane e in particolar modo quella campane. Abbiamo la cantina dei vini campani: Fiano di Avellino, Greco di tufo, Falanghina del Beneventano ecc.  Anche gastronomia, salumi Rosotta, pasta di Cicciano e di Gragnano. E poi i nostri prodotti caseari perché produciamo anche caciotte, caciottine, ricotte caciocavalli.

Avete intenzione di aprire altri punti vendita?

Al momento vogliamo concentrarci nell’adattare anche questi punti vendita qua in Italia alla formula di Vienna.

Sig.ra Antonella, lei si occupa di amministrazione, anche se in realtà in un’azienda del genere, a carattere familiare, ci si occupa un po’ di tutto. Di cosa si occupano gli altri componenti della famiglia?

Mio fratello Francesco si occupa della produzione, e, poi, nel pomeriggio anche lui è in allevamento ad aiutare mio padre. Questo è un periodo di lavoro particolarmente intenso. Infine, c’è la più piccola, mia sorella Sabrina, che in questo momento è a Vienna e sta seguendo da vicino il punto vendita.

Tornando alla mozzarella, il famoso oro bianco. Come ci si può difendere dalle polemiche sulla mozzarella di bufala nate non molto tempo fa?

Noi ci siamo sempre fatti forza sul fatto che riusciamo a curare tutta la filiera, in ogni fase della produzione. Lo facciamo con passione. Il nostro territorio, purtroppo, è sempre conosciuto per fatti al limite della legalità, ma non è neanche giusto far emergere sempre il lato oscuro delle cose. Bisogna parlare anche delle cose positive, noi ne facciamo uno sponsor, giorno dopo giorno, sul senso di responsabilità che abbiamo.  Questo, secondo me, dovrebbero farlo ogni produttore, prima di far partire i prodotti e farli giungere nelle case e sulle tavole.

Prodotti certificati a garanzia di questo?

Sì, noi abbiamo avuto quest’anno la certificazione dal comitato zooprofilattico di Portici, il Qr code Campania. L’abbiamo avuta sia sul latte di massa per quanto riguarda la fattoria che sul prodotto finito. E quindi, in qualsiasi momento, il cliente può sapere per quel tale giorno tutta la tracciabilità’, dal latte utilizzato, al sale, il caglio e tutti i relativi fornitori. Trasparenza al cento per cento.

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