VENEZIA – vista e raccontata da uno Street photographer

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La Serenissima, La Dominante, La Regina dell’Adriatico, sono solo alcuni dei nomi che descrivono la città della laguna più famosa al mondo; tanto da essere termine di raffronto per città come Amsterdam, Stoccolma, San Pietroburgo, definite La Venezia del Nord o Bangkok appellata: La Venezia d’Oriente.

La città di Venezia è annoverata con la sua laguna tra i siti italiani patrimoni dell’umanità dall’UNESCO, sia per le sue peculiarità urbanistiche, e per il suo patrimonio artistico; indubbiamente è metà di turisti da ogni parte del globo. Gli imperi che l’hanno attraversato, i commerci, il crogiuolo di popoli che ha unificato e messo in relazione, ci tramanda una storia ricca di fascino, tradizioni e monumenti. L’unicità poi della sua collocazione la declama città che non ha eguali. Vogliamo raccontarvela in questo articolo, in maniera più esclusiva e familiare, senza appellativi ridondanti ma tramite gli occhi di un veneziano e  dei suoi scatti, catturando di  Venezia, gli angoli, gli scorci, l’ immensa e avvolgente laguna, del Carnevale , dei ritmi di vita quotidiana  e dell’amore che egli nutre per essa.

Da quanto tempo fotografa e da dove nasce questa “esigenza”?

Fotografo” con passione da molto poco, 2/3 anni, prima molto saltuariamente. Mi piace fotografare perché scaturisce in me la curiosità di scoprire posti e cose che prima non vedevo.

 Sceglie di fotografare Venezia nei suoi scatti, sempre; perché?

Si, scelgo di fotografare Venezia soprattutto perché la vivo 6 giorni su 7, e perché nella sua infinita bellezza da sempre motivo di nuovi scatti. Amo di Venezia la quotidianità, il modo di vivere. Quasi sempre un veneziano va a piedi in giro per la città. Vuoi per andare al mercato (luogo incantevole per socializzare), per lavorare o altro; quindi si trova sempre il pretesto per fermarsi a “ciacolare”, magari bevendo un’ombra di vino e gustando un cicchetto, in uno dei suoi tanti bacari.

Cosa ama e cosa meno della sua città?

Di Venezia non mi piace come sta rapidamente cambiando, proprio in questa che è la sua caratteristica. I veneziani se ne vanno per vari motivi, i negozi sono acquistati da commercianti di vari etnie che vendono solo paccottiglie cinesi, pagando a caro prezzo questa svendita.

 Potendo, andrebbe a vivere altrove? Dove?

Dovendo scegliere un, altro posto in cui vivere, sceglierei un paese del sud, sullo stile Otranto in puglia. Mare, sole, si mangia bene…

Poniamo il caso, per assurdo: Se un giorno dovesse raccontarla ad un turista che non la conosce, ne vista, me mai sentito parlare, come la descriverebbe?

Non saprei bene come descrivere Venezia ad un turista che non la conosce. Forse la paragonerei ad una emozione, alla più grande, l’amore. Perché come l’amore, è bellissima ed inspiegabile, incantevole e passionale. Qualche volta ti fa arrabbiare, scappare, ma poi la rivuoi, più di prima, con tutti i suoi pregi e difetti.

Quale monumento o evento è più rappresentativo di Venezia, secondo lei? E per Michele invece?

Il monumento più rappresentativo di Venezia penso sia il ponte di Rialto, e Piazza S. Marco. L’evento per me, ma per i veneziani tutti, sicuramente il Redentore. Con i suoi fuochi d’artificio, e soprattutto le centinaia di barche ormeggiate in bacino S. Marco, nelle quali amici e famiglie passano la giornata fino all’alba, mangiando, ballando, scambiandosi di barca in barca.

 

foto: Michele Manassero

 

 

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