Piante facili da tenere e curare in casa

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Il pollice verde non è affare di tutti. Ecco perché anche se si desidera un piccolo angolo green o un balcone fiorito si può tentare l’approccio con alcune piante facili da curare e tenere in casa.

Ecco alcune piante facili per le matricole del pollice verde

Kentia

Conosciute con il nome di Kentia (o Kenzia), le piante di Howea devono il nome all’isola di Lord Howe dalla quale provengono, tra l’Australia e la Nuova Zelanda.

Sono piante facili e frequenti da trovare in appartamento.

Appartengono alla famiglia delle Arecaceae.

Hanno fusto unico dal quale partono foglie sottili.

Sono piante facili che ben tollerano ambienti caldo secchi e anche con poca luce. Anzi, non tollerano la luce diretta.

Sia in estate che in inverno è bene non esporle a raggi di sole diretti o correnti d’aria fredda. Queste causano imbrunimento delle foglie.

La temperatura ideale è intorno ai 21-24 °C

La Kentia non va annaffiata frequentemente. In inverno il terriccio va tenuto solo leggermente umido, annaffiato ogni 10-15 giorni. In estate è bene farlo con acqua tiepida per mantenere un certo grado di umidità.

Esistono due specie di Kentia: la Howea forsteriana e la Howea belmoreana.

Violetta

La violetta africana, o SaintPaulia, è una delle piante facili che rallegra la casa con i suoi fiori colorati durante tutto l’anno.

Deve il suo nome al suo scopritore, il barone Walter von Saint Paul-Illaire, che la identificò alla fine del 1800 in Tanzania.

Appartiene alla famiglia delle Gesneriaceae ed è originaria della Tanzania, in quelle foreste se ne trovano di diverse specie.

Grazie alle loro radici poco profonde sono perfette per crescere in piccoli vasi. Dal fusto corto partono foglie color verde scuro dall’aspetto vellutato, disposte a rosa.

I fiori, composti da 5 petali variano dal bianco al blu al rosso, fino al viola.

In natura vi sono numerose specie del genere Saintpaulia: tra queste la Saintpaulia jonantha (la più commercializzata), la  Saintpaulia confusa, la Saintpaulia grotei e molte altre.

Anche queste piante non necessitano di molta luce, crescendo in natura nei sottoboschi. L’esposizione non deve essere diretta, quanto prolungata nel tempo (almeno 12 ore al giorno).

Le correnti d’aria possono infastidire le piantine.

Durante le stagioni calde vanno annaffiate spesso, mentre non è necessario in inverno. È bene lasciare al terreno il tempo di asciugarsi totalmente prima della successiva innaffiatura. Che andrà sempre effettuata con acqua a temperatura ambiente, e non direttamente (nel sottovaso fino a che il terreno risulti umido).

Mai innaffiare le foglie che potrebbero ammuffirsi.

La violetta africana produce fiori praticamente tutto l’anno. E a temperature costanti che vanno dai 18 ai 25°C.

Pothos

Il pothos, o Scindapsus è una pianta sempreverde rampicante, anche questa che si trova facilmente nelle case.

Il suo nome deriva dal greco skindapsos, a indicare una pianta simile all’edera ma che non appartiene a quella specie.

lo Scindapsus o Epipremnun, appartiene alla famiglia delle Araceae. Ha origine alle Isole Salomon.

I pothos, possono essere coltivate come l’edera appunto, mediante strutture adatte, o come piante ricadenti.

Le sue radici si sviluppano alla base del fusto e sono aeree.

Le foglie sono lucide e verde intenso, con venature bianche o gialle.

Il pothos può svilupparsi fino a diversi metri di lunghezza, sia in sospensione o come rampicante.

Esistono circa 40 specie di  pothos. Tra le più commercializzate lo Scindapsus aureus e lo Scindapsus pictus.

I pothos sono piante facili, adatte a ogni ambiente.

Le temperature ideali variano dai 13 ai 27° C.

Vanno però protette dalle correnti d’aria fredda, e amano la luce solare diretta, che conferisce al loro fogliame quel bel colore.

Proprio le foglie possono essere lavate con acqua corrente, posizionando la pianta sotto il rubinetto della doccia, facendo attenzione a che l’acqua non arrivi al terreno.

Il pothos va annaffiato spesso. Ma il suo terreno deve essere asciutto prima di essere nuovamente annaffiato.

Anche per questa pianta vale la regola di tenere umido il sottovaso. Il vaso però non deve essere a diretto contatto con l’acqua.

Durante la stagione calda è bene nebulizzare dell’acqua anche direttamente sulle foglie. Sempre al mattino

La pianta del pothos non produce fiori.

ALOE

Il genere Aloe appartiene alla famiglia delle Asphodelaceae.

Sono piante grasse, o succulente, che riescono a immagazzinare nelle foglie grandi quantità d’acqua.

Provengono infatti da zone desertiche, e per questo hanno sperimentato questo metodo di sopravvivenza.

In natura esistono diverse specie di Aloe. Tutte piante sempreverdi. Alcune hanno foglie disposte a rosetta, altre hanno un fusto alto, altre ancora ramificato.

Le proprietà benefiche e mediche dell’Aloe sono conosciute fin dai tempi remoti.

Già le antiche civiltà la utilizzavano per vari scopi estetici e curativi.

Anche oggi è così. Ma attenzione ad alcune controindicazioni. Le donne in gravidanza ad esempio non devono utilizzare prodotti a base di aloe vera.

Inoltre non va confusa l’agave, pianta simile ma senza alcuna proprietà benefica, con l’aloe.

L’aloe fiorisce sia in autunno che in primavera, a seconda della specie.

Le infiorescenze sono di diversa forma: pendenti, tubolari o a ombrello. I colori dei fiori variano dal giallo, all’arancio al rosso.

L’aloe vera, o Aloe barbadensis, è una pianta dalle infinite proprietà grazie ai suoi principi attivi. Principi attivi presenti in quantitù diverse anche in altre specie di aloe come  l’ Aloe ferox, l’ Aloe arborescens, la varietà chinesis di Aloe vera.

Tra le sostanze utili all’uomo troviamo l’aloina, l’acido uronico, enzimi essenziali per la nostra salute, vitamine e minerali.

Si utilizzano le foglie succulente delle piante, raccolte a fine estate.

Da esse si ricava un gel dai molteplici utilizzi.

In casa cresce bene nei climi miti. Teme il freddo e non tollera le basse temperature. Ideali tra i 20 e i 24°C.

Sono “allergiche” alla troppa acqua e ai ristagni.

Va annaffiata abbondantemente direttamente nel terreno, e non va ri-annaffiata fino al completo assorbimento sul fondo. In inverno può anche non necessitare di annaffiature per diversi mesi.

Fiorisce da primavera ad autunno a seconda delle specie.

Cactacee in casa

In ultimo non si poteva non nominare le cactacee, o cactus di ogni specie e varietà.

La pianta del cactus è per sua natura resistente ai climi più aridi, ma anche quelli più rigidi (esistono specie capaci di resistere anche a -30°C). E sono dunque piante facili da coltivare in casa.

Hanno vita molto lunga, e alcune specie producono bellissime infiorescenze.

In casa possono essere sistemati in zone con buona esposizione.

E ogni tanto è bene girarle leggermente per consentire a tutta la pianta di essere raggiunta dalla luce.

Tra  le specie più adatte per la casa l’ Epiphyllum e il Geometrizans Myrtillocactus.

In caso di climi molto umidi è bene utilizzare nei vasi della ghiaia, per evitare il formarsi di muffe e zone marce.

I cactus necessitano di una escursione termica tra il giorno e la notte, anche se alcune specie resistono a temperature alte e costanti tutto l’anno.

Le piante di cactus vanno innaffiate principalmente in estate.

Come per l’aloe, vanno annaffiate abbondantemente direttamente nel terreno, e non vanno ri-annaffiate fino al completo assorbimento dall’acqua sul fondo. In inverno può anche non necessitare di annaffiature per diversi mesi.

Fonte: Elicriso.it

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