Cinema

“Napoli Magica”, trama e recensione

Pubblicato da
Cristiano Esposito
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“Napoli Magica” – Dopo aver diretto alcuni episodi di “Gomorra – La serie” tra il 2019 e il 2021 e il positivo esordio del lungometraggio “L’immortale” (che abbiamo recensito qui) Marco D’Amore scrive (insieme a Francesco Ghiaccio) e dirige questo documentario prodotto da Sky Italia. In realtà ne è anche interprete, insieme ad Andrea Renzi, Gigio Morra e Marianna Fontana. Quest’ultima veste in particolare i panni della sirena Partenope e lo fa in maniera brillante e magnetica.

“Napoli Magica”, recensione

È sempre complicato è rischioso rappresentare una città come Napoli, con le sue storie e i suoi simboli. Un po’ perché si tratta di una città inafferrabile, difficile da immortalare nella sua essenza e un po’ perché da secoli in tanti ci hanno provato e il rischio retorica è sempre dietro l’angolo. È ormai risaputo che Napoli è una città contraddittoria, che ha una storia anche nel suo sottosuolo vuoto, in cui il popolo mischia sacro e profano con una certa facilità. Ma soprattutto è appurato, anche se non sempre i media lo fanno trasparire scadendo in banali generalizzazioni che sanno di luogo comune, che Napoli ha tante facce e diverse nature.

D’Amore passeggia con la sua troupe per la città per mostrarne spaccati di bellezza e alcuni luoghi simbolo come il Castel dell’Ovo e il cimitero delle Fontanelle, mostrando in carne e ossa i miti che li abitano. Pone inoltre alcune domande su Napoli alla gente che incontra per i vicoli. Perché Napoli è magica e perché a volte la sua magia sembra sparire? A scaturire dalle risposte sono anche spunti interessanti ma la gente ha difficoltà a rispondere compiutamente.

Un’opera che dopo Gomorra rende giustizia alla magia che si respira a Napoli e che per Marco D’Amore, diventato comunque un’icona partenopea dopo il successo della serie, appariva evidentemente necessaria. Colpisce nel segno maggiormente nella sua componente documentaristica e nel dualismo della fotografia di Stefano Meloni che oppone la Napoli in superficie a quella sotterranea. Paradossalmente la magia del titolo traspare in maniera lampante quando si parla della città reale e molto meno quando viene lasciato spazio alla finzione. Avrebbe forse avuto maggiormente un suo perché ricercare le risposte unicamente nel mondo della verità, che pure è croce e delizia di questa terra. Dopo una prima parte così spontanea non poteva che stridere in effetti una seconda assai fantasiosa e posticcia, che dall’accostamento ne esce evidentemente sminuita.

Dopo l’anteprima all’ultimo Torino Film Festival, “Napoli Magica” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 5 dicembre 2022.

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Cristiano Esposito

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