Napoli riscopre le sue radici: torna “La Notte della Tammorra”, il festival della musica popolare campana


Dal 1° al 5 luglio 2025, Napoli celebra la sua anima più autentica con la XXIII edizione de La Notte della Tammorra, il festival ideato dal compositore e musicologo Carlo Faiello. Promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica e della rassegna estiva Estate a Napoli 2025, la manifestazione torna nella storica Piazza Mercato dopo il grande successo del 2024, che ha visto la partecipazione di oltre 30.000 persone.

La kermesse, a ingresso gratuito, propone cinque giorni all’insegna della musica popolare, tra concerti, laboratori e incontri, per valorizzare una tradizione che unisce identità culturale e spirito contemporaneo.

L’identità musicale della città tra passato, presente e futuro

«La Notte della Tammorra è il cuore pulsante di Napoli, una manifestazione che racconta la nostra storia e la nostra energia», afferma Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco per l’industria musicale. Una visione condivisa anche da Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune, che sottolinea come la rassegna rappresenti «un’immagine inclusiva e policentrica della cultura cittadina».

Il maestro concertatore Carlo Faiello ribadisce il valore simbolico del festival: «Celebriamo la danza, il canto antico, le lingue del Sud. Piazza Mercato torna a essere lo spazio del “ritmo” perduto e ritrovato».

I concerti: grandi nomi e tradizione in scena

Due serate principali daranno voce all’universo folk:
Venerdì 4 luglio si esibirà Serena Rossi, preceduta dal suggestivo Canto ‘a figliola e dalla Tammurriata di Accoglienza. Seguiranno artisti come Ars Nova Napoli, Simona Boo, Irene Scarpato, Lavinia Mancusi, Assurd, Bagarjia Orkestar e i maestri della tammurriata come Antonio o’ Lione Matrone.

Sabato 5 luglio, protagonista sarà Peppe Barra, icona del teatro e della musica napoletana, insieme a Roberto Colella de La Maschera e al ritorno di Carlo Faiello con un omaggio al Sud. Sul palco anche Mimmo Cavallaro, Piero Ricci, Ugo Mazzei, Officine Popolari Lucane, fino allo storico Canzoniere Grecanico Salentino, che festeggia 50 anni di carriera. La serata si concluderà con il Ballo Notturno e, all’alba del 6 luglio, con le paranze spontanee.

Tradizione da vivere e conoscere: laboratori e convegno

La parte formativa si svolgerà presso la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato. Ogni giorno, dal 1° al 5 luglio, si terranno:

  • Laboratori di danze popolari a cura di Mariagrazia Altieri
  • Laboratori di tamburi a cornice con Enzo Esposito (Tammurrièllo)

Giovedì 3 luglio, spazio alla riflessione con il convegno “Tarantella in forma di rosa” (ore 19.00), moderato da Ugo Vuoso. Interverranno l’antropologo Paolo Apolito, l’etnomusicologo Pier Paolo De Giorgi e il direttore d’orchestra Enzo Amato. A seguire, performance dal vivo di tarantella irpina, tammurriate vesuviane, pizzica e tarantella napoletana.

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