Nessun essere umano può fare a meno di vivere in relazione e, naturalmente, ognuno è portato a creare o a vivere in seno ad un contesto relazionale che possa offrirgli una migliore qualità di vita rispetto ad una vita isolata ed eremitica. Il privarsi di vivere il proprio “essere in relazione” è certamente fonte di preoccupazione e, a lungo andare, di malessere, proprio perché la natura dell’uomo è incline all’altro.
In questo discorso, la famiglia rappresenta l’esempio base della peculiarità dell’essere umano di vivere insieme. A tal proposito è opportuno citare due autori che si sono interessati di evoluzione della famiglia, Bader e Pearson i quali hanno tracciato una serie di tappe che andrebbero ad esemplificare l’evoluzione della coppia e, quindi, della famiglia.
Le 5 importanti fasi della vita di una coppia
La fase della simbiosi: una relazione comincia con un periodo di innamoramento nel quale si verifica sia l’idealizzazione romantica del partner che la mancanza di chiari confini tra “me” e “te”.
La fase della differenziazione: le differenze iniziano a farsi sentire e vedere e, soprattutto, a diventare evidenti; entrambi i partners sanno quello che vogliono, sentono e desiderano. Una volta che i partners hanno riconosciuto di essere differenti, è possibile entrare in un processo dove imparano ad esprimere i loro bisogni e i loro desideri, sviluppando la fiducia che le differenze saranno trattate in modo costruttivo ed eventualmente risolte.
La fase della sperimentazione: ogni partner dirige l’attenzione all’esterno della coppia e si dedica ad interessi ed attività diversi dall’altro.
La fase del riavvicinamento: dopo aver speso del tempo a sviluppare i propri talenti e la propria individualità, i partners ritornano alla relazione con un forte senso di sé ed un più grande desiderio di vivere la relazione. In questa fase si cerca di creare un’intimità più profonda e ogni partner cerca conforto e supporto dall’altro.
La fase di interdipendenza: giunge senza difficoltà quando una coppia progredisce attraverso tutte le fasi precedenti di sviluppo. “Il perfetto coincide con il reale”, i partners hanno raggiunto la piena intesa ed hanno imparato a rispondere con rispetto e sensibilità ai propri bisogni e ai desideri unici dei loro partners. In questa fase, la coppia che è famiglia a tutti gli effetti, continuando a percorrere queste tappe alla ricerca di un continuo equilibrio, è pronta ad accogliere eventualmente i figli.
L’equilibrio familiare è garantito dal fatto di impegnarsi ad essere una “famiglia matura” e per matura s’intende che deve essere convinta, pronta, capace di attualizzare alcuni principi essenziali come l’empatia, la capacità di identificare ed esprimere desideri, pensieri, valori e sentimenti. Tutto questo richiede lo sforzo di prendere un po’ di tempo per riflettere interiormente e la volontà di esprimere sé stessi.
L’ambiente familiare sano rappresenta concretamente un’esperienza educativa importante e questo tipo di famiglia, dove cioè c’è cura delle relazioni, rispetto reciproco e dialogo, diventa realmente il luogo dove il soggetto umano fa l’esperienza affettiva e morale elementare, basilare, dove sperimenta che vale e che ha valore per sé stesso. E’ proprio questa l’origine profonda di ciò che chiamiamo autostima, una stima che non viene prodotta o rinforzata dall’esterno, ma che nasce dall’esperienza amorosa di essere riconosciuti soggetti degni.
Identificare la famiglia come uno spazio educativo, vivere la complementarietà dei ruoli tra i diversi membri, sviluppare e crescere l’empatia, riconoscere ed esprimere i propri bisogni, puntare ad una maggiore comunicazione ed infine cercare un luogo, uno spazio e un tempo di condivisione, sembrano essere gli ingredienti fondamentali e le risorse su cui puntare per restituire alla famiglia il suo valore, le sue potenzialità, la sua importanza e la sua bellezza.
