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Ecomaratona dell’Acquedotto Carolino, il passaggio dal passato al presente (video)

Pubblicato da
Sean Altamura
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L’Acquedotto Carolino fu costruito nel diciottesimo secolo per portare acqua alla Reggia di Caserta, oltre che alla sua cascata monumentale e alle fontane che si susseguono per circa 3 km creando una visione straordinaria dal portale del Palazzo Reale. Non a caso, entrabe le opere dell’architetto Vanvitelli sono iscritte alla lista del patrimonio mondiale UNESCO (insieme alla Real Colonia di San Leucio).

L’acquedotto parte dalle Sorgenti del Pizzo di Airola, passa il alto a sinistra di Sant’Agata de’Goti, attraversa la valle di Durazzano, vola oltre Valle di Maddaloni con un ponte imponente ma leggero perché a tripla arcata, passa sotto Caserta Vecchia, per arrivare fino alla Reggia.

È questo il percorso fantastico che noi corridori abbiamo seguito, partecipando all’Ecomaratona dell’Acquedotto Carolino.

Ecomaratona dell’Acquedotto Carolino, il passaggio dal passato al presente (video)

La gara è Uisp (Unione Italiana Sport per tutti), il che significa che ha uno spirito più votato alla partecipazione che non alla competitività. Anche il prezzo riflette questo spirito (25€ maratona, 15€ la 21km), con gli incassi devoluti in beneficenza.

La gara offre un ristoro ogni 10 km, quindi bisogna portare con sé una riserva d’acqua. Essenziale dopo il 30 km, quando comincia un lungo tratto di montagna battuto dal sole, in coincidenza con l’aumentare delle temperature (ci si arriva verso h12).

Prima del 30 km invece il percorso è fresco e l’alternanza di boschi, frutteti, panorami, fa dimenticare la fatica.

Il tratto più emozionante è senza dubbio il passaggio sul ponte di Valle di Maddaloni. A tantissimi deve esser capitato di passare sotto il ponte in macchina, per poi chiedersi cosa ci sia sopra, e casa si veda dall’alto. Noi adesso lo sappiamo. Questa curiosità da sola vale la gara. È un passaggio simbolico, dal passato al presente, da chilometri di natura al costeggiare un moderno cementificio (km29). Ci fa sospettare che il passato, monumentale e glorioso, sia più bello. Ma possiamo sempre riscoprirlo, entrando finalmente alla Reggia, brindando a fine gara (c’è chi ha corso portando la fiaccola della Pace) e aspettando l’anno prossimo, per celebrare il 250esimo anniversario della scomparsa di Vanvitelli.

Come sempre, il video è il racconto del vissuto della giornata.

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