Cristiano Ronaldo ha firmato per l’Al-Nassr, squadra del campionato saudita. In circa due anni e mezzo, l’ex asso portoghese guadagnerà mezzo miliardo di euro, senza contare i guadagni derivanti dai suoi sponsor. Una cifra enorme, che può mettere a posto almeno quattro generazioni.
Allora perché si parla di fine ingloriosa? Proprio per la sua gloriosa carriera. Cinque Champions League (una con lo United, quattro con il Real), altrettanti palloni d’oro, un Europeo ed una UEFA Nations League, oltre a svariati campionati e coppie nazionali.
Il talento portoghese ha infatti dimostrato, dall’ultimo anno di permanenza alla Juventus, di essere un piccolo uomo. Infatti Ronaldo, fregandosene altamente dell’accordo in cui prometteva di rimanere se non avesse avuto offerte entro il dieci Agosto, sparì letteralmente prima della partita contro l’Empoli per tornare allo United.
E dopo aver preteso la maglia numero sette, già assegnata a Cavani, Cristiano Ronaldo, dopo la mancata qualificazione in Champions, tramite il suo agente Mendes, si offrì letteralmente ad ogni squadra qualificata nella massima competizione UEFA. Trattative però bloccate da un problema: la pretesa di Cristiano Ronaldo di guadagnare almeno 30 milioni di euro a stagione.
Alla fine, dopo il fallimento della sua avventura mondiale, culminato con la vittoria di Messi, CR7 alla fine ha accettato quell’offerta che lui stesso aveva snobbato: mezzo miliardo per giocare in Arabia.
Qualcuno potrebbe dire “Come puoi dire fine ingloriosa? Guarda che cifra guadagna”. Ma uno come Cristiano Ronaldo ha davvero bisogno di questa cifra? Non ha trovato una squadra Europea? Come si dice non ci credo neanche se lo vedo. Lo Sporting Lisbona, infatti, si era detto interessato ma non riusciva ad offrire più di4/5 milioni.
Inizio carriera allo Sporting, Fine carriera allo Sporting. Cosa poteva esserci più di poetico? Nulla, ma per questo pseudo uomo contano solo i soldi. O 30 milioni o nulla. E, alla fine, svincolato dallo United (dopo aver insultato tutto e tutti), senza offerte degne di lui, ha accettato una super offerta in un paese degno di una dittatura.
E ricordando questa dichiarazione del 2015 “Mi immagino in un top club per finire la carriera. Per quella che è stata la mi carriera finirò a giocare in una top in Europa” non si può avere una buona considerazione di un campione (per me tecnicamente più forte di Messi) ma che, come già detto, si è rivelato un piccolo uomo senza spina dorsale.
