Il Presidente del Siracusa Calcio Giovanni Alì incontra l’Associazione Amici di Siracusa
Si è tenuto questo pomeriggio un incontro tra il Presidente del Siracusa Calcio ed l’Associazione Sportivo Culturale Amici di Siracusa.
L’incontro si è svolto in un clima cordiale, il Presidente ha risposto a tutte le domande poste dai tifosi e dagli organi di stampa, presenti all’incontro.
Ecco le dichiarazioni raccolte dal collega Gabriele Midolo:
Non posso mollare il Siracusa. Quest’anno non sto riuscendo a vincere anche per colpa mia perché la categoria non la conoscevo.
Il Siracusa è il mio obiettivo e voglio concentrarmi solo qui. Siccome non voglio essere un fallito voglio combattere per questa squadra.
Per ottenere risultati lo staff uno lo deve mantenere. Il calcio dimostra come la Juve Stabia, mantenedo lo stesso staff, si ottengono soddisfazioni e risultati.
Con la Viterbese ho visto una squadra compatta con tanta voglia di vincere. Con la Reggina vedevo che non ci stava fame di gruppo.
Mi è venuta l’idea della venuta di Pagana come motivatore per gli ex del Troina ma vista la reazione l’ho tagliata subito per non alimentare discussioni.
La comunicazione è importante. Il giorno che abbiamo perso con il Potenza e purtroppo qualche giornale non riesce a comunicare le giuste informazioni.
Io ho preso una macchina in corsa e bisogna mettete gli uomini giusti per costruire il tutto. Ad aprile voglio essere pronto per iniziare la stagione successiva.
Vazquez inizialmente ha giocato bene… adesso psicologicamente si è bloccato perché con Pagana si sentiva colui che doveva fare la differenza.
Adesso invece dovrebbe farsi largo per ritagliarsi il suo spazio. Per me è uno dei migliori centravanti di serie C ma deve convincersi per primo lui.
A causa del maltempo vi sono stati danni allo stadio Nicola De Simone. È stata fatta una stima dei danni.
È una priorità sistemare la tribuna ma non possiamo dare una stima delle tempistiche perché i lavori li stanno facendo i tecnici del comune.
La collaborazione con il Sindaco sarà importante per poter gestire lo stadio che ha le sue esigenze.
Con Laneri ci siamo dovuti conoscere. È una persona che parla poco ma fa tantissimo e posso dire che fa parte della mia famiglia calcistica.
