AscoltaUn Napoli cannibale quello di stasera al Maradona. Non ci sarebbe altro da aggiungere. Un tre a zero che, sulla carta, non ammette repliche. Eppure la squadra di Ballardini, sebbene non abbia creato grossi pericoli, ha giocato con la “spensieratezza” di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. E, stasera, la squadra di Spalletti da un’altra botta al campionato.
Esattamente come all’andata, il risultato rotondo arriva nel secondo tempo. La Cremonese è attenta; tanto che, nei primi quindici minuti, gli ospiti giocano meglio. Tanto che Vasquez ha la prima palla gol della partita, salva Lozano con un super recupero. Poi, come si dice, il Napoli prende le misure. E la squadra cannibale, sportivamente parlando, non fa prigionieri.
Carnesecchi vola per impedire a Di Lorenzo di segnare l’uno a zero, ma è solo il preludio. Kvaratskhelia, che controlla un pallone destinato al calcio d’angolo, si accentra e, fingendo di dare la palla arretrata, batte rasoterra sul palo lungo. Il Georgiano si regala il nono centro in campionato nel giorno del 22esimo compleanno. Più regalo di così.
Nel secondo tempo il Cannibale, anzi il branco di cannibali, non lascia scampo. Lozano, approfittando dell’ammonizione di Vasquez, fa praticamente quello che vuole. Ma è su calcio d’angolo che arriva il raddoppio. Zielinski batte dentro, miracolo di Carnesecchi su Di Lorenzo, ma Kim rimette in mezzo all’area e Osimhen, di rapina, arriva a diciassette gol in campionato e per la sesta partita di fila.
Alla festa poi parteciperà anche il neo entrato Elmas, co, suo sesto gol. Ma a far paura di questo Napoli è la grinta. Sul tre a zero la squadra di Spalletti ha giocato some se fosse uno a zero, senza dare scampo a nessuno. Raspadori, subentrato a Kvaratskhelia, arriva anche vicino al quarto gol. Ma comunque rimane il +16 sull’Inter seconda, e al massimo saranno 13 i punti di distacco. Con un’altra partita andata.
Da segnalare l’esordio assoluto di Demme che, dopo otto mesi (e l’esclusione dalla Champions in favore di Gaetano), rivede il campo. E sono dieci minuti di buon livello.
