Ha solo 18 anni e una forza incredibile. Ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali di Powerlifting di Istanbul sollevando 159 Kg. Con i suoi 57 kg di peso, la stabiese GIOVANNA AULETTA è diventata in pochissimo tempo campionessa mondiale di Powerlifting dimostrando che con sacrificio e determinazione, si possono raggiungere obiettivi importanti.
Ospite della I^ edizione dell’International Sport Film Festival, la rassegna cinematografica ideata e programmata dal produttore cinematografico Nicola D’Auria, coadiuvata e diretta del regista Ciro Sorrentino e messa in campo dall’Associazione Pragma, la campionessa stabiese ha raccontato come riesce a conciliare impegni sportivi, scuola e lavoro.
Giovanna Auletta: “E’ iniziato tutto per caso, ma poi è diventata una vera e propria passione e un impegno sempre maggiore
- Quando ti sei avvicinata al sollevamento pesi?
Mi sono avvicinata a questo sport per caso. E’ accaduto durante il lockdown quando tutti siamo stati costretti a restare rinchiusi nelle nostre case. Ho cominciato a fare attività sportiva in casa e poi, quando ci è stato permesso di uscire ho continuato a casa del mio fidanzato dove ci sono delle attrezzature più importanti. Le palestre sono rimaste chiuse per molto tempo ancora, anche dopo le prime riaperture, e la “palestra domestica” del mio fidanzato era l’unico luogo dove potevo svolgere attività fisica. E’ stato dunque un’esigenza, quella di far trascorrere il tempo in cui eravamo rinchiusi in casa più rapidamente, ma poi è diventata una vera e propria passione e un impegno sempre maggiore.
- Quante ore al giorno ti alleni?
Di solito dalle tre alle cinque ore. Considera però che ci sono esercizi che durano anche un’ora.
- Riesci a conciliare gli impegni scolastici con quelli sportivi?
Ti dirò. Da quando ho iniziato le competizioni mi è venuta anche maggior voglia di studiare. Lo sport mi porta spesso a viaggiare e per farlo occorre cultura. Occorre conoscere meglio le lingue straniere, conoscere la storia di un paese, le tradizioni, l’arte e così via. Ho scoperto la bellezza dello studio che prima mi sembrava un peso piuttosto che uno strumento di libertà. Certo faccio fatica a conciliare tutto. Le ore di allenamento mi sottraggono tanto tempo e, a volte, tra studio e sport, arrivo la sera che sono davvero molto stanca.
- In quanto donna hai subito qualche discriminazione nell’esercizio del tuo sport?
Più che discriminazione ho subito degli attacchi e, quasi inaspettatamente, proprio dalle donne che, anziché entusiasmarsi per i miei risultati, hanno ritenuto opportuno sottolineare che “rischio di diventare troppo muscolosa”.
- Ricordiamo quali sono al momento i tuoi record?
Record Italiano Categoria peso 57 Kg – Peso sollevato 140,5 Kg
Record Mondiale Categoria peso 57 Kg – Peso sollevato 159,0 Kg
- Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Nel mio futuro c’è sicuramente l’università. Desidero diventare una nutrizionista. Per quanto riguarda lo sport, al momento io ed il mio fidanzato abbiamo un progetto che stiamo cercando di concretizzare. Siamo in cerca di un locale, uno spazio dove poter metter su una palestra per dare un’occasione a tanti ragazzini. Lo sport toglie dalle strade. Una palestra può rappresentare la giusta occasione per qualcuno, il mezzo attraverso il quale evitare di imboccare una strada sbagliata. E magari qualcuno puà scoprire di avere delle capacità e diventare così una stella nascente dello sport.
- Sei ospite della prima edizione dell’International Sport Film Festival. Cosa ne pensi a tal proposito?
Sono contenta che nella mia città ci siano iniziative come queste. Sono certa che questa rassegna farà bene alla città e ai giovani stabiesi. É un’occasione per instillare curiosità, per far nascere un sogno. Sono onorata di esser stata coinvolta come ospite in questo progetto.
