La furia dei miliziani di Hamas, organizzazione politica paramilitare islamista e terrorista, non risparmia nessuno. Quaranta piccoli bambini sono stati trovati tra le 200 persone trucidate nel kibbutz di Kfar Aza, una comunità rurale vicino al confine con Gaza. Alcuni neonati sono stati decapitati. E’ quanto fa sapere l’emittente israeliana I24 news.
I corpi delle vittime avvolti in teli neri sono stati caricati uno dopo l’altro sui camion dell’esercito. Un vero e proprio massacro, uno scenario raccapricciante: case bruciate, corpi martoriati. Un attacco feroce. Della piccola comunità di Kfar Aza non è rimasto più nulla, se non l’orrore negli occhi di chi ha visto. I giornalisti che si sono potuti avvicinare al villaggio riferiscono di non trovare le parole per poter raccontare lo scenario d’orrore finito nei loro occhi.
Secondo l’ultimo bilancio sarebbero almeno mille gli israeliani morti negli attacchi di Hamas e circa 800 le vittime tra palestinesi e miliziani.
Intanto dalla Casa Bianca fanno sapere che lo stato di Israele sarà sostenuto dagli USA nell’intraprendere le azioni necessarie e proporzionate al fine difendere il Paese e proteggere la popolazione – è quanto riferisce la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson – così come si legge da ANSA.
“Come ogni nazione nel mondo, Israele ha il diritto di rispondere. Senza dubbio, ha il dovere di rispondere a questi attacchi feroci” – sono state le parole di Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, dopo il feroce attacco subito da Hamas.
(foto di repertorio)
