Le scale e i suoi elementi
Quando si realizza una costruzione ex-novo, ed anche in caso di ristrutturazione di un abitato, la concezione di una scala impiega gran parte delle energie e dell’intento estetico e creativo.
Oggi giorno, si sa, la casa non è più solo pensata all’insegna della funzionalità e dell’efficacia: dev’essere bella da guardare, da vivere, da mostrare agli altri.
In questa sintesi di bello e funzionale che tutti perseguiamo – anche nella concezione di altri oggetti di uso comune, del resto – la ringhiera di una scala funziona come un catalizzatore di idee, progresso, tecnica, arte.
Se consideriamo una scala nella sua forma più tradizionale e semplice, gli elementi chiave, spazialmente, sono due: la parte da percorrere con i piedi e quella a cui sorreggersi e da cui lasciarsi proteggere. Nel primo caso parliamo dei gradini, nel secondo della ringhiera. Quest’ultima, nella forma sua più classica si compone di parapetto e corrimano.
Parapetto e corrimano, nel tempo, hanno subito il fascino dell’evoluzione del gusto estetico e, soprattutto, dello sviluppo tecnico, della lavorazione di materie naturali, della nascita e diffusione di materiali sintetici. Le avanguardie affascinano sempre, specialmente quando si tratta di sfidare i volumi.
Un esempio di ringhiera che tutt’oggi appare ultramoderna è quello in vetro o PVC trasparente. Tuttavia, esiste da diverso tempo e non è relativo solo allo stile minimalista. Il corrimano, in tal caso, viene ad essere tutt’uno con la parte verticale che dalla base di ogni gradino ascende verticalmente. Naturalmente, esso potrà essere valorizzato da una cromatura metallica, da una copertura in listarelle in legno lamellare o dal semplice colore.
Corrimano per scale interne: è importante sapere chi lo userà?
Quando consideriamo la funzione del corrimano, la parola sicurezza è la prima da tener presente.
Non solo, la legge impone l’utilizzo del corrimano, regolandola con una apposita normativa scritta negli anni Ottanta. Ognuno di noi sa benissimo che l’appiglio è fondamentale quando si percorre una scala. Ciò vale per giovani e meno giovani, per chi percorra a mano libera, per chi trasporti qualcosa o qualcuno, per persone con disabilità e per diversamente abili.
Il corrimano per scale interne ed esterne serve sempre, in caso di appoggio fallace di un piede. E questa situazione può verificarsi ad ogni momento, per chiunque salga e scenda con frequenza, soprattutto se di fretta.
Ovviamente, se si sa in partenza chi adopererà di più una scala, si potranno adattare larghezze, altezze dei vari elementi ad una categoria speciale: un asilo avrà delle esigenze simili a quelle di una ludoteca, mentre un’abitazione di soli adulti, con annesso studio professionale potrà tener conto del tipo di ospiti e visitatori. Nel caso di uno studio medico, per esempio, si porrà attenzione all’alta frequenza dei pazienti, alla dimensione media delle loro mani.
L’importanza della sicurezza dei fruitori della scala
Non è tutto. Nel caso di una frequentazione piuttosto “infantile”, non sarà solo la facilità di impugnatura del corrimano per scale interne ad essere importante. Occorrerà assicurarsi che non sussistano varchi superiori agli undici centimetri nella parte verticale di una ringhiera: potrebbero costituire delle vere e proprie trappole, in cui tentare di infilarsi con la testina per dire “cucù”! Situazione a dir poco allarmante!
Ringhiere e parapetti molto curati esteticamente, certe volte, risultano scomodi per determinate categorie di soggetti. E ciò sebbene siano realizzati a norma. Insomma, rispettare i criteri di legge non è sufficiente per rendere davvero ottimale il ricorso ad un corrimano per scale interne o esterne.
Pensiamo, ancora, ad una bella ringhiera con tubolare in acciaio inox e fili sottili, sempre in acciaio, come riempimento. L’effetto estetico è mirabile. La scala è d’impatto assicurato. La leggerezza assicurata, dal punto di vista ottico. Ma occorrerà ben valutare se la destinazione d’uso di un determinato ambiente possa trarne benefici o, al contrario, comporti rischi anche minimi di “fastidio”. L’esempio classico è quello dell’eventuale caduta o lancio di oggetti: monetine, piccoli giocattoli … per non parlare, poi, degli eventuali annessi tentativi di recuperare tutto ciò, ad opera di bambini o anziani.
Ogni ambiente, si sa, ha un suo senso intrinseco legato all’uso che se ne fa. E tutto va pensato relativamente a questo utilizzo.