Napoli: La Beffa del “Maradona” contro il Cagliari

Napoli: La Beffa del “Maradona” contro il Cagliari

Napoli: La squadra di Gattuso viene beffata al “Maradona” contro il Cagliari, il pensiero post gara di Gianfranco Piccirillo. Il dettaglio:

Napoli:Come era prevedibile la squadra di Gattuso incontra molte difficoltà contro quella di Semplici, che da quando è arrivato ha trasformato il Cagliari, portandolo a lottare strenuamente per la salvezza. Prima il Napoli ha avuto difficoltà in fase offensiva e poi, dopo il gol di Osimhen al quarto d’ora, ha rischiato più volte di subire il pareggio. Oltre al nigeriano è stato bravo il capitano Insigne a fare l’assist decisivo per il vantaggio del Napoli, che è stato prezioso per quasi tutta la partita. Il Cagliari ha colpito un palo con Zappa e Meret si è dovuto superare per due volte sulla stessa azione a cominciare dalla parata sul colpo di testa di Pavoletti, la specialità dell’ex attaccante dello Stabia, che a gennaio è stato richiesto dalla Juventus e poi sulla ribattuta di Nahitan Nandez. Nella ripresa il Napoli avrebbe potuto raddoppiare ancora con Osimhen, poi con la traversa di Demme e poi ancora con l’attaccante nigeriano, al quale viene annullato un gol da Mazzoleni al var per fallo sull’ex interista Godin.

Il rientrante portiere Cragno, che è in ballottaggio proprio con Meret come terzo portiere della nazionale, è bravo sia su Zielinski che su Insigne con un Napoli che grazie alle giocate di Ruiz e Demme finalmente comincia a palleggiare bene a centrocampo. Non si esprime bene invece El Chucky Lozano, preferito inizialmente a Politano, che si fa notare solo per interpretare il coccodrillo in modo ilare nella barriera del Napoli e infatti Gattuso lo fa uscire dopo un’ora a beneficio proprio dell’ex interista. Osimhen invece lotta e si impegna molto, anche se le sue conclusioni in porta lasciano a desiderare e il Cagliari non perde la speranza fino alla fine di cercare di portare via un punto molto importante per la salvezza dallo stadio Maradona. Nel finale il nigeriano subisce l’ennesimo infortunio di una stagione sfortunata e il folletto belga prende il suo posto, mentre Semplici tenta la carta Simeone al posto di Ceppitelli per la disperata rincorsa finale. Insigne e Di Lorenzo sono pericolosi nelle ripartenze e il rientrante Manolas con l’affidabile Hjsay sembrano controllare bene gli attacchi dei sardi, che dimostrano di essere al momento la squadra più in forma di quelle che stanno lottando per evitare la retrocessione. Gattuso inserisce Bakayoko ed Elmas al posto di Ruiz e Zielinski per contenere il volitivo Cagliari di Semplici, che fa entrare nel finale anche la terza punta Cerri. Il caldo della primavera provoca crampi a diversi calciatori del Napoli che soffre tantissimo soprattutto sui calci piazzati. Ancora una volta Meret deve superarsi su Pavoletti e il lungo recupero mette duramente alla prova la difesa del Napoli e le coronarie dei tifosi davanti ai monitor, che rimangono delusi, ma non sorpresi dal gol del pareggio di Nandez al 94′, che supera Meret da pochi metri, con la complicità proprio di Hysaj, che cancella quanto di buono fatto in questa e nelle ultime gare precedenti. Il Cagliari con il pareggio, tutto sommato meritato, può sperare sempre di più nella salvezza, mentre il Napoli perde due punti importanti nella corsa alla zona Champion, ma per il gioco degli scontri diretti tra Juventus, Milan e Atalanta tutto è ancora possibile. L’Inter invece, dopo il pari degli orobici con il Sassuolo, conquista lo scudetto con quattro turni d’anticipo e con pieno merito, considerando anche gli scivoloni compiuti a più riprese da tutte le avversarie nel corso della stagione.