E’ probabilmente finita la corsa verso l’Europa della Sampdoria. I blucerchiati sono stati sconfitti a Reggio Emilia dal Sassuolo, al termine della ennesima prestazione esterna scialba e incolore di questa stagione. Si è vista in campo una squadra molle e demotivata al cospetto di un Sassuolo che ha messo in campo la grinta e la determinazione necessarie per chiudere il discorso salvezza, pur senza fare niente di eccezionale.
Primo tempo
In campo la stessa squadra che ha demolito il Cagliari, sia pure con qualche acciaccato come il capitano Quagliarella, che fa coppia con il giovane Kownacki. Alle loro spalle Praet. Ma la squadra non c’è: nessuno si propone, nessuno spinge. I blucerchiati sono insolitamente attendisti e il Sassuolo fa la partita, anche se in generale, si vedono poche azioni offensive.
Berardi impegna severamente Viviano e poi Andersen salva su Sensi (27′). Gli emiliani creano altri pericoli con Adjapong al 32′, l’ex Duncan al 41′ e di nuovo Adjapong al 44′. Sampdoria non pervenuta.
Termina il primo tempo e ci si attende una ripresa ben diversa da parte dei blucerchiati.
Secondo tempo
Nella ripresa Giampaolo tenta subito la carta Ramírez, al posto di Barreto; l’uruguaiano va dietro le punte e Praet arretra in mezzo al campo. Ma, tranne qualche sporadico segno di vita, la musica non cambia e la partita si trascina avanti stancamente da parte della Sampdoria, mentre il Sassuolo sembra attendere il momento buono per colpire.
Grande parata di Viviano su un gran tiro di controbalzo di Politano (19′).
Poco dopo, Giampaolo tenta di dare una scossa sostituendo l’acciaccato capitano con l’altrettanto acciaccato Caprari (21′). Ma non serve a nulla.
E dopo due minuti il Sassuolo colpisce: da un pallone perduto a centrocampo si innesca una rapida ripartenza dei neroverdi locali; Duncan serve in verticale Politano sulla sinistra; l’attaccante, pur completamente decentrato, e pressato da Silvestre, scaglia un bolide a mezz’altezza che beffa Viviano sul suo palo. Un gran gol ma la difesa doriana non è esente da colpe. Adesso si fa dura, perché la Sampdoria non sembra in grado di compiere il cambio di passo necessario per recuperare ed è incapace di impensierire il portiere avversario.
A questo punto Giampaolo getta nella mischia il giovane Primavera Stijepovic, diciottenne montenegrino al debutto assoluto in Serie A. Ma non è la giornata giusta e il ragazzo rimane coinvolto nel marasma generale.
Finisce così la partita con la vittoria meritata degli emiliani. I tifosi doriani al seguito, come sempre tanti e fantastici, non contestano ma continuano ad applaudire. Applausi, come sempre, anche a Beppe Iachini, attuale allenatore del Sassuolo, e mai dimenticato artefice dell’ultimo ritorno doriano in Serie A: lui resterà sempre blucerchiato.
Certo, l’Europa non era l’obiettivo prioritario della stagione, ma tifosi di altre squadre non accetterebbero prestazioni come questa. I tifosi doriani fanno eccezione ma loro, come si sa, vincono sempre.
Il tabellino:
Sassuolo – Sampdoria 1-0
Sassuolo (3-5-2): Consigli; Lemos, Acerbi, Dell’Orco (20′ p.t. Peluso); Adjapong, Missiroli, Sensi, Duncan, Rogerio; Berardi (43′ s.t. Ragusa), Politano (29′ s.t. Babacar).
A disposizione: Pegolo, Magnanelli, Mazzitelli, Biondni, Matri, Pierini, Frattesi, Cassata, Letschert.
Allenatore: Iachini.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Andersen, Sala; Barreto (1′ s.t. Ramírez), Torreira, Linetty; Praet (40′ s.t. Stijepovic); Quagliarella (21′ s.t. Caprari), Kownacki.
A disposizione: Belec, Tozzo, Ferrari, Strinic, Regini, Verre, Capezzi.
Arbitro: La Penna di Roma 1.
Assistenti: Passeri di Gubbio e Mondin di Treviso.
Quarto ufficiale: Marinelli di Tivoli.
VAR: Calvarese di Teramo.
Assistente VAR: Di Liberatore di Teramo.
Reti: s.t. 23′ Politano.
Note: ammoniti al 9′ s.t. Peluso e al 45′ s.t. Ramírez per gioco scorretto; recupero 2′ p.t. e 2′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.
