Juve Stabia primo editoriale del 2024 e questa volta non abbiamo scelto una colonna sonora come titolo per questo articolo ma un episodio calcistico del calcio passato:
Juve Stabia la prima gara del 2024, prima del girone di ritorno ha detto molte cose. Non sono mancate le emozioni, i colpi di scena e le sorprese. Ancora una volta il Monterosi sorride allo Stadio Romeo Menti andando ad offrire ai fans gialloblu una beffa atroce, un qualcosa di incredibile. Ma come sempre mettiamo ordine.
Ci sarebbero da raccontare praticamente due partite
Le vespe nella solita versione operaia mattone dopo mattone iniziano a costruire e bussare verso la porta di Rigon. Dopo qualche bella occasione tocca a Candellone bravo a stappare il tappo alla partita con un calcio di rigore. Ogni tanto il Monterosi bussa verso la porta di Thiam ma le vespe sembravo avere più benzina nel motore e Piscopo con un bel goal chiude in pratica la gara. Siamo praticamente al minuto 72 e sembra che oramai il discorso sia chiuso ma ecco che come per magia inizia una nuova partita. Il neo entrato Ekuban di testa spaventa ancora Thiam non perfetto nell’uscita. Altro giro ed altra occasione di Vano e parata del portiere gialloblu ed ancora un angolo fa ballare la difesa gialloblu. Si arriva nel recupero e succede praticamente l’incredibile, la difesa di casa capitola. Il neo entrato Mbende è lesto ad insaccare al termine di un mischione in area. L’occasione per chiudere o meglio per allontanare la pressione ci sarebbe ma Erradi cestina un possesso con un tiro dalla distanza e nasce la palla dell’Ave Maria del Monterosi che pareggia con Vano all’ultimo tuffo. Thiam non è perfetto ma l’attaccante è sembrato troppo solo in una situazione con la difesa apparsa troppo tenera. Onore al Monterosi che ha dimostrato di non meritare l’ultima piazza della graduatoria e di crederci fino alla fine.
Black out finale difficile da spiegare
La serata a Castellammare Di Stabia non è stata delle migliori da un punto di vista meteo, vedi la pioggia protagonista della giornata ma la “remuntada” subita ha fatto calare il gelo sul popolo gialloblu. E’ stato il classico Black out, una vittoria che sembrava fatta ma svanita sulla sirena. Resta sicuramente l’amaro in bocca ma è anche presto per i classici processi calcistici anche perchè in caso di vittoria si sarebbe parlato di altro. E’ il bello ed il brutto del calcio, un fattore che può succedere. Nel lontano 1999 precisamente il 26 maggio a Barcellona si giocava la finale di Champions League. Manchester Utd vs Bayern Monaco. In apertura Basler realizzava il goal del vantaggio e si arrivava nel recupero con il popolo Bavarese pronto a fare festa ma ecco che succede l’incredibile quando Sheringham prima e Solskjær poi in pochi secondi cambiavano la storia della finalissima facendo esultare Sir Alex Ferguson e consegnando al maestro Ottmar Hitzfeld un amaro calice passato alla storia.
Del resto è successo al top del calcio mondiale, può succedere anche a Castellammare Di Stabia ma l’importante sarà assorbire il colpo e ripartire come poi è successo al Bayern Monaco ed al suo storico allenatore.
