Corro da qualche mese, sono motivato a migliorare, ma non ottengo i risultati sperati. Come migliorare le mie prestazioni? Lo abbiamo chiesto ad Armando Selene, coach tecnico.
Corro da qualche mese, ma non arrivano i risultati. Come migliorare?
“Davanti ad un neofita è sempre difficile far passare il messaggio che per costruire un atleta, sebbene pur sempre amatore, occorrono anni e il miglioramento in questo caso prestazionale ma, a mio avviso, quello psico-fisico della persona va costruito” – ha detto Armando Selene e ha aggiunto:
“I fattori che maggiormente incidono nella costruzione affinché avvenga quanto più rapidamente possibile sono principalmente dovuti al peso corporeo o IMC, dall’essere o non essere fumatori, dalla periodicità degli allenamenti (consiglio mediamente da 3 a 5 a settimana), la tipologia degli allenamenti che debbono essere logici ed avere una correlazione e non confusionali o ripetitivi su una singola grandezza atletica e non ultimo l’età.”
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Corsa, quanto incide l’età?
Selene: “Anche se ho avuto esperienza di seguire amici che hanno migliorato il proprio PB in età “avanzata” posso tranquillamente affermare che, a parità di condizioni di peso, periodicità e tipologia d’ allenamenti, con l’avanzare degli anni un corridore perde mediamente alcuni decimi di secondo al km e man mano che l’età inizia sempre più ad avanzare si passa il secondo e oltre.
Tutto ciò ovviamente interessa poco al nostro neofita e volendo rispondere al fatto che non arrivano prestazioni dico di ottimizzare le basi peso- assiduità-regolarità allenamenti e le prestazioni verranno insieme ad un eccellente condizione psico-fisica.”
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Impariamo a rispettare il nostro corpo
Selene: “Concludendo dico che mediamente con una preparazione oculata e 5 allenamenti settimanali i primi miglioramenti si hanno verso i 6 mesi per poi attestarsi entro l’anno, questo per distanze non oltre i 10km, mentre per distanze fino alla mezza maratona si necessita dai 2 anni in sù: questo è il modo in cui io concepisco lo sport amatoriale e pertanto questi tempi sono per me minimi e si possono allungare, ma allo stesso tempo abbastanza stabili quando poi la prestazione è raggiunta. Gli amici che si allenano con me sanno cosa intendo. Impariamo a rispettare il nostro corpo e lui certamente ci ricompenserà.”
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