Juve Stabia le vespe di Castellammare Di Stabia saranno protagoniste sabato a casa Avellino per una sfida dai cuori forti. Prima del derby una considerazione sull’ultima partita e non solo:
Juve Stabia il 2024 non è iniziato benissimo per i colori gialloblu. Il pareggio contro il Monterosi ha lasciato tanto ma tanto amaro in bocca. E’ vero, il calcio è fatto di questi “scherzi” ma prendere due goal in pieno recupero è stata un episodio che fa male. Provando a fare il filosofo fosse terminata 0-0 oppure 1-1 sicuramente si sarebbe parlato di mezzo passo falso ma la solita considerazione post partita sarebbe finita la invece questo pareggio ha fatto male ai fans. La palla adesso passa a Mister Guido Pagliuca che dovrà essere bravo a dimostrare che si è trattato solo di un episodio.
Andando sempre ad analizzare il tutto e se vogliamo vedere il classico bicchiere mezzo pieno, restano almeno 75 minuti di ottima Juve Stabia con le vespe che hanno creato tanto ma oramai però bisogna considerare che le partite durano 95 se non 100 minuti e quindi serve sempre tenere la spia rossa del pericolo accesa. Per la serie servirà di lezione.
La bocca dolce
Il pazzo pareggio contro il Monterosi entra a pieni voti nella gare pazze della storia recente della Juve Stabia. Contro il Chievo Verona le vespe di Fabio Caserta sono state protagoniste di due “Remuntade” incredibili sia allo Stadio Bentegodi che a Castellammare Di Stabia e sicuramente queste due partite sono le classiche gare che ti fanno fare la bocca dolce come ad esempio la gara dello Stadio Luigi Razza quando Franchino in pieno recupero faceva saltare il banco. Per la cronaca la partita era Vibonese – Juve Stabia. Le vespe mai dome all’ultimo tuffo pareggiavano con Carlini riuscendo a stappare un pareggio dorato alla fine della fiera. Beh mettiamoci anche il derby contro la Nocerina sempre in Serie B quello risolto da Sau e Caserta nelle battute finali e gara terminata 2-2.
La bocca amara
Se abbiamo raccontato qualche episodio felice per i colori gialloblu dobbiamo anche raccontare il classico fatto che ha lasciato l’amaro in bocca. Andando sempre a memoria possiamo raccontare tante partite pazze nel corso della storia recente. 14ª giornata di Lega Pro, girone C dicembre 2015 al Romeo Menti forse la gara più incedibile della gestione Franco Manniello. Juve Stabia vs Ischia 5-5, oltre ai tanti goal gli ospiti andavano a rimontare una gara che sembrava chiusa. L’anno successivo da Nunzio Zavettieri a Gaetano Fontana ed altro dramma calcistico allo Stadio Menti quando il Lecce oramai chiuso all’angolo riusciva a pareggiare prima e vincere poi una partita che ha vissuto tante “partite” nel corso dei novanta minuti. Kanoute ed Izzillo per le vespe, Pacilli ,Tsonev e Caturano per il Lecce allenato da Pasquale Padalino.
Vi abbiamo raccontato solo alcuni esempi del potere e della magia del gioco del calcio, del resto un famoso film ” Febbre a 90°” ha fatto di questo gioco un mantra della sua vita.
Non è facile diventare un tifoso di calcio, ci vogliono anni. Ma se ti applichi ore e ore entri a far parte di una nuova famiglia. Solo che in questa famiglia tutti si preoccupano delle stesse persone e sperano le stesse cose. Cosa c’è di infantile in questo? dal film febbre a 90
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