I semi di chia, un altro cibo funzionale con proprietà antiossidanti benefiche per il nostro organismo
Lo scrigno magico, i semi di chia
La Salvia Hispanica, così definita nonostante sia originaria del Messico è molto nota anche nel nostro Paese per i suoi semi, i cosiddetti semi di Chia.
L’interesse verso questi semi viene dal fatto che sono molto ricchi di vari elementi: contengono un elevato contenuto di oli (circa il 32%) di cui il 60% è costituito da acido linolenico un noto omega-3 cui sono associati notevoli benefici per la nostra salute.
A parità di peso, questi semi hanno un contenuto maggiore di Omega 3 rispetto al salmone, e di calcio rispetto al latte, e già questo basta a renderli un superfood.
Assolutamente privi di colesterolo e sale sono un buon aiuto per tenere sotto controllo l’ipertensione; l’apporto di proteine è abbastanza elevato (4.3g/25g) e lo stesso vale per le fibre.
Le vitamine maggiormente presenti sono la vit A, B1, B2; importante è anche la presenza di amminoacidi come la metionina la cisteina e la lisina.
Per quanto riguarda il loro contenuto calorico, i semi di chia apportano 70 calorie ogni 15 grammi di prodotto, quantità corrispondente a circa un cucchiaio di semi.
Semi di chia, utilizzo in cucina
Per attivare i semi di Chia e renderli funzionali e utili soprattutto a livello gastro-intestinale, è necessario attivarli, e questo avviene in un liquido (acqua o anche yogurt) per almeno un’ora.
La gelatina che si forma è una ricca fonte di fibre alimentari soprattutto solubili, ovvero fibre che nutrono la flora batterica intestinale e regolarizzano l’intestino, quindi adatte sia in caso di stipsi che di diarrea.
Inoltre, la loro azione emolliente le rende utili in presenza di stati infiammatori del tratto gastrointestinale in genere.
Possono essere usati anche da soggetti celiaci in quanto assolutamente privi di glutine
Si possono utilizzare in cucina in molto modi, dalle bevande (ricordate l’iskiate? Ne ho parlato qualche tempo fa) alle ricette più particolari; sono ottimi sostituti delle uova.
Si possono anche utilizzare per arricchire burro, pane, yogurt e tanti tanti piatti.
Chia pudding, cos’è e come prepararlo
Il più noto utilizzo dei semi di Chia probabilmente è il Chia pudding un interessante alimenti ricco di nutrienti da utilizzare sia a colazione che a merenda.
È molto semplice: si lascia in frigo tutta la notte in un bicchiere una parte di semi di Chia in ammollo in un liquido (io preferisco il latte vegetale causa intolleranza al lattosio), il giorno seguente si può guarnire come preferisci.
Per un gusto più dolce consiglio di aggiungere un dolcificante (miele, Stevia, eritritolo) ma per chi come me mangia poco zucchero allora va bene anche utilizzare frutta, cioccolato fondente o frutta a guscio per completare il pudding.
Attenzione!
Sono adatti a tutti? Nella mia pratica quotidiana, pur trattando con soggetti allergici, sono pochissimi i casi in cui mi sia imbattuta in una reazione allergica da semi di Chia.
È pur vero che sono dei semi che possono crossreagire con altri allergeni.
Per questo li sconsiglio, ad esempio, in soggetti allergici a sesamo, menta e salvia perché può determinare reazioni crociate ovvero scatenare, a causa di componenti simili tra loro, una reazione allergica diciamo così “a distanza” nel senso che non sono proprio i semi a innescare il sistema immunitario, piuttosto una parte di essi, (ad esempio alcune proteine) simili alla sostanza che nell’individui normalmente invece scatena la reazione.
Il mondo delle allergie è tortuoso e complesso, per questo consiglio sempre di rivolgersi ai team allergologo-nutrizionista per non correre rischi.
