L’iskiate: la bevanda energetica dei taraumara

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Gli scaffali dei supermercati sono pieni di bevande energetiche dalla dubbia composizione, sentiamo parlare di drink che ti fanno volare così come di succhi che ti danno energia. Eppure ci sono dei metodi naturali, sani e a basso costo che hanno davvero delle proprietà che rasentano quelle del carburante in un motore.

L’iskiate: la bevanda energetica dei taraumara

C’è una popolazione indigena del  Messico del nord, i Tarahumara che utilizzano per rinforzarsi e prendere energie una bevanda naturale: questo popolo è noto per le sue straordinarie abilità di corsa, riuscendo a percorrere fino a 300 km di seguito, a piedi scalzi o con dei calzari più simili a sandali che a scarpe sportive col baffo.

Percorrono molti chilometri in una giornata anche solo per portare un messaggio da un villaggio all’altro, visto le grandi e immense distanze che ci sono da una zona all’altra.

Questa bevanda si chiama iskiate (può essere anche assunta come una una sorta di budino) che ha come ingrediente principe i semi di chia. Questi piccoli semi di colore biancastro o marroncino vengono da una pianta nota come Salvia Hispanica, così definita nonostante sia originaria del Messico.

Semi di chia, una notevole carica energetica

Ad oggi l’uso di questi semi è molto esteso grazie principalmente alle caratteristiche che hanno: sono molto ricchi  di oli (circa il 32%) di cui il 60% è costituito da acido linolenico un noto omega-3 cui sono associati notevoli benefici per la nostra salute. La biodisponibilità di calcio contenuta nei semi di chia risulta essere maggiore di quella del latte di mucca, mentre il ferro è  superiore a quello negli spinaci, il magnesio fino a dieci volte superiore a quello presente nei broccoli.

Per questo motivo contribuiscono – unitamente al contenuto di aminoacidi e vitamine – a fornire all’organismo una notevole carica energetica. Sono inoltre ampiamente utilizzati nella cucina veg come sostituti vegetali delle uova, proprio per le capacità gelificanti.

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Iskiate, come preparano questa bevanda i nostri corridori messicani?

La bevanda è molto semplice, prevede l’utilizzo di semi, acqua e per renderla più gradevole menta e limone, ma si possono creare anche dei budini e aromatizzarli secondo i gusti, ma questo è più adatto alla nostra tavola, che all’utilizzo originario.

Gli ingredienti vengono uniti tutti in uno stesso contenitore e consumati dopo almeno un paio di ore di risposo: molto semplicemente viene messo un cucchiaio di semi in un bicchiere di acqua e si lascia riposare almeno due ore (l’intera notte sarebbe l’ideale); quando si serve può essere unito lime o limone, menta e anche del ghiaccio se lo si vuole rendere una bevanda alla moda.

E’ una bevanda che può essere consigliata anche a chi comunemente fa i suoi chilometri di corsa quotidiana o chi fa degli allenamenti faticosi, soprattutto con l’arrivo dei primi caldi.

Attenzione però: visto la capacità gelificante dei semi di chia, questa bevanda non deve essere abusata perchè potrebbe portare degli effetti lassativi fastidiosi. Il mio consiglio è utilizzarla con parsimonia e come sostituto delle bevande da bancone del supermercato ricche di additivi e zuccheri celati da sigle misconosciute.

(Dr.ssa Claudia Cinquegrana, biologa nutrizionista – Studio Albes)

 

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