Il Napoli splende ma rischia nel finale


Dopo la vittoria della Juventus per 3 a 0 sul Cagliari nell’anticipo delle 18.00, stasera alle nove meno un quarto è toccato al Napoli scendere il campo, affrontando il Verona al Bentegodi. Il Napoli splende in attacco ma dietro concede sempre qualcosa, soprattutto nel finale dopo l’espulsione di Hysai. Nonostante ciò i partenopei si impogono per 3 a 1 con l’autogol di Souprayen, poi reti di Milik e di Ghoulam (primo gol in azzurro), nel finale rigore trasformato da Pazzini. Sotto la pioggia battente, Sarri può comunque essere soddisfatto dalla prestazione dei suoi.

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I partenopei, in vista del ritorno col Nizza, effettuano un leggero turnover rispetto alla squadra scesa in campo mercoledì: Chiriches al posto di Albiol, Diawara invece di Jorghino e Milik punta centrale con Mertens in panchina, il Verona lascia fuori Pazzini per schierare in campo Cerci e Verde, oltre al neo acquisto Caceres in difesa. Inizia la partita e, com’era nelle aspettative, è il Napoli a fare il gioco con i padroni di casa in  attesa, anche se i difensori fanno buona guardia e riescono a sventare gli attacchi del portentoso attacco partenopeo, almeno fino al 32 quando Souprayen, sorpreso da un rimpallo batte il suo stesso portiere per l’uno a zero.

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Il Verone è quindi costretto a scoprirsi per cercare il pareggio e offrono il fianco ai micidiali affondi della squadra di Sarri e, al 32, Insigne pesca Milik che di destro batte il portiere Nicolas per il 2 a 0. Il primo tempo si chiude così e, nel secondo tempo, la musica non cambia. La squadra di Pecchia cerca di fare la partita ma si affanna molto e conclude poco, Chiriches, su una uscita sbagliata di Nicolas, si divora il 3 a 0. Tris però solo rimandato perchè, al 62, il neo entrato Mertens impegna il portiere avversario con un bel tiro e sulla corta respinta Ghoulam mette dentro il suo primo gol e sembra chiudere la partita.

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Sembra, perché il Napoli è bravo a complicarsi da solo la vita. Infatti Hysai, già ammonito, a sette minuti dalla fine stende Pazzini (subentrato al 72 al posto di Cerci). Rigore, trasformato, ed espulsione per l’albanese. Il verona da qui in poi cerca di riaprire la partita, tanto che prima Caceres manda a lato dagli sviluppi di un calcio d’angolo e Vellotti sfiora la traversa su un’uscita non perfetta di Reina.

Alla fine, nonostante la sofferenze finale, a contare sono i tre punti conquistati sul campo e l’ottimo gioco espresso. Peccato per le solite sbavature difensive che, come al solito, rischiano di mandare a monte una partita avuta sempre sotto controllo.

 

 

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