Una gara, due squadre ed un bivio. Trepidante attesa per una giornata che darà importanti risposte.
La gara di oggi tra Parma e Pescara non sarà una partita comune.
Il ritorno di Zeman al Tardini, dove il boemo ha allenato per una breve parentesi sconfiggendo in una gara storica il Real Madrid ( 18 Agosto 1987, Parma 2 Real Madrid 1 – Turrini, Gambaro, Butruagueno ) sarà una giornata speciale. Non soltanto per questioni di amarcord, non soltanto perchè le due squadre ambiscono entrambe ad un posto in serie A.
Oggi al numero 1 di Viale Partigiani D’Italia sarà una partita speciale perchè si affronteranno due mondi.
Si, sarà una sfida tra due mondi, due visioni del calcio così simili e così diverse. Una squadra che non segna su azione dalla scorsa stagione e l’altra che nel goal trova il suo maggior punto di forza. Un allenatore navigato ed esperto, l’altro giovane e con voglia di mettersi in mostra. Roberto D’Aversa e Zdenek Zeman, due tecnici dal gioco opposto legati però dallo stesso modulo.
Dunque sarà proprio questa la chiave di volta della guerra dei due mondi, la risposta che i tifosi avranno in questo giorno della verità. Il quattrotretrè.
Il modulo nato negli anni cinquanta in risposta al 4-2-4 Brasiliano, il modulo che risulta statisticamente essere quello più vincente nella Champions League con ben 10 vittorie su 22 edizioni, il modulo usato da formazioni come il Milan di Ancelotti, l’imbattibile Juve di Lippi ( che fu proprio il Parma a far dimettere dopo uno spettacolare 4-2 ), lo spettacolare Ajax di Van Gaal e l’Inter di Mourinho.
Un modulo amato e criticato allo stesso tempo, che i due tecnici usano in maniera completamente differente. Il ct dei crociati che lo utilizza nella sua accezione più classica e difensivista, creando gioco principalmente sulle fasce con i terzini che spingono a più non posso e le due ali molto larghe che lasciano però troppo sola l’unica punta. Basando le azioni principalmente su scorribande laterali oppure lanci lunghi che troppo spesso finiscono in un nulla di fatto. Il ct boemo che lo utilizza nella modalità più offensiva possibile, con la difesa schierata in linea, spinta sulla mediana del campo e con centrocampisti ed ali che hanno ampi spazi, giocando con tagli, verticalizzazioni e palla bassa. Un modulo, due concezioni di gioco diametralmente opposte.
Il Pescara viene da una serie di partite altalenante. D’Aversa ed i suoi vengono da due pareggi consecutivi che hanno alimentato i malumori tra i tifosi non convinti dalla mancanza di gioco della squadra, dai black-out che risultano in un solo tempo giocato come si deve e dalla mancanza di goal degli attaccanti ormai a digiuno da troppo tempo.
Oggi il ct crociato sfiderà una delle squadre più prolifiche della cadetteria, uno degli allenatori più offensivisti della storia del calcio. Oggi il risultato darà risposte importanti, svelerà ai tifosi e a tutti gli appassionati di calcio qual’è la giusta concezione del blasonato modulo. Oggi sarà il giorno della verità in cui la sfida tra due mondi ci dirà qual’è il vincitore.
Probabile formazione: Frattali; Iacoponi, Gagliolo, Lucarelli, Scaglia; Dezi, Scozzarella, Scavone; Di Gaudio, Calaiò, Baraye