Il Napoli si impone all’Olimpico, di Insigne la rete decisiva. Giallorossi sfortunati nel finale: ancora due legni colpiti.
Pronti, via all’Olimpico e il Napoli sembra già imporsi. Non è un illusione: il vantaggio arriva presto con Insigne dopo un’azione sicuramente fortunata ma che premia comunque l’asfissiante Tiki Taka iniziale dei partenopei. La reazione della Roma tarda ad arrivare, con il Napoli che continua a dominare in lungo e il largo soprattutto sul palleggio per almeno tutto il primo a tempo, dando a tratti anche l’impressione di non voler affondare il colpo. Nella seconda frazione però cambia qualcosa: la Roma entra in campo più aggressiva e col passare dei minuti, complice la consapevolezza del fatto che non ci fosse più nulla da perdere oltre alla stanchezza accusata da parte degli uomini di Sarri, i giallorossi riescono finalmente a farsi vedere dalle parti di Reina, trovando anche due legni e tenendo viva la partita fino al 95’.
Di certo la fortuna non sembra essere la dote principale di questa Roma, cinque infatti sono i legni colpiti nelle uniche due sconfitte stagionali. Però le cause di questa sconfitta sono sicuramente da ricercare anche e soprattutto altrove. Nessuno si aspettava che i giallorossi dominassero su un sicuramente più rodato e organizzato Napoli, però nel primo tempo la Roma è parsa una squadra piuttosto senza idee. Meglio nella seconda frazione di gioco, ma solo quando la vera e propria “tattica” era saltata, questo sembra levare ogni dubbio sul fatto che Eusebio Di Francesco abbia ancora parecchio da lavorare ma sotto un certo punto di vista sarebbe strano se così non fosse. Anche perché a livello individuale quasi tutti sono stati positivi tranne forse i due romani, De Rossi e Florenzi e un nervoso Dzeko. In particolare il numero 24 è parso particolarmente a disagio nella posizione di esterno alto, ed a parere di chi scrive sicuramente renderebbe di più in un’altra posizione. Di questo ed altro però se ne dovrà occupare Di Francesco a partire da Martedì, consapevole comunque del fatto che questa è una squadra non perfetta ma sicuramente viva e stasera aldilà di tutti i suoi limiti (tattici si ma anche per via degli infortuni di Schick, Defrel, Karsdorp e Strootman) lo ha mostrato un’ altra volta.