Aldo Agroppi ritiene la VAR uno strumento non necessario “il sistema non è infallibile”. Al Torino manca Belotti “senza gol non si vince”, Romeo Anconetani grandissimo Presidente
Altra esclusiva di Magazine Pragma, abbiamo raggiunto telefonicamente Agroppi, gli abbiamo rivolto domande sul suo passato, sul Torino, sul Pisa, cosa pensa della VAR, e sulla malattia che lo ha colpito, la depressione un male secondo sue parole “che si combatte ma non si vince”.
Ecco di seguito le nostre domande:
Perchè ha smesso di allenare?
Sono stato obbligato a lasciare la panchina a causa di un male oscuro che si chiama depressione, non sopportavo più il peso di questa brutta malattia che si combatte ma non si vince. Continuo ancora a curarmi anche se all’apparenza le persone dicono è impossibile che Agroppi sia depresso, quella è solo una maschera. Ho dovuto lasciare a malincuore, perchè il mestiere di allenatore mi piaceva e senza nessuna spavalderia lo sapevo anche fare. Quando ti mancano la personalità e la decisione è meglio smettere.
Cosa ha detto il campionato di Serie A fino ad oggi e cosa potrebbe dirci?
Le aspettative no sono andate deluse, quelle che erano all’inizio di stagione la favorite, stanno rispettando i programmi. Per ora non c’è una fuga, c’è un gruppo compatto e forse è più interessante, visto che nelle ultime stagioni c’era una squadra che si staccava dopo 10 domeniche. A questo punto non saprei individuare chi potrebbe vincere lo Scudetto, potenzialmente l’Inter ha più possibilità di vittoria finale, ma ancora mancano 28 partite.
La VAR lo ritiene uno strumento necessario?
Assolutamente no, non serve perchè ad esempio nel tennis se una pallina è dentro o fuori interviene un sistema infallibile che dice se è dentro o fuori. Il calcio è tutt’altra cosa, anche se guardi le immagini alla fine a decidere è l’uomo, lo strumento elettronico non è infallibile. Ad esempio domenica hanno concesso un rigore alla Roma un rigore inesistente, e dalla VAR non sono intervenuti. Il calcio non può essere ridotto all’attesa, poi consideriamo che adesso il tempo è buono, ma quando i calciatori saranno costretti ad attendere sotto la pioggia o la neve? Ne vedremo delle belle quando ci saranno gli scontri diretti, le big oltre allo scudetto si giocheranno non c’è in ballo solo lo scudetto ma anche molti soldi.
Il Torino è Belotti dipendente?
Penso proprio di si, non c’è nessun altro che sa far gol, Ljajic e gli altri attaccanti mettono insieme poche reti, Belotti da solo è capocannoniere. Tutto si può sostituire , un mediano un terzino, ma gli attaccanti non si trovano, senza gol non si vince.
Si sentirebbe di dare dei consigli a Mihajlovic?
Assolutamente no, io non vivo più la realtà granata, deve solo tirare fuori il meglio dalla squadra. Il calcio è anche questo, non si sono solo le soddisfazioni, e considerando i soldi che percepiscono gli allenatori, se non affronti i momenti difficili sarebbe troppo comodo.
Oggi, sarebbe stato il compleanno del grande Romeo, che ricordi ha di quegli anni?
Romeo è stato un grande, lo conoscevo da tanti anni, fu lui a mandarmi al Potenza, venne al mio matrimonio. Purtroppo non aveva denari a sufficienza per portare avanti un programma grandioso, se lui avesse avuto gli stessi soldi di cinesi o americani e gli arabi, avrebbe fatto del Pisa un club internazionale. Mi trovavo a mio agio anche quando litigavo con lui.
Il Pisa adesso ha cambiato proprietà,Corrado è il Presidente, dove può arrivare il club?
E’ chiaro quando subentra un presidente ed ha grandi disponibilità, fa rinascere la squadra, il pisa può benissimo affrontare anche la Serie A, la città ha entusiasmo, ilo stadio si riempe sempre, la volontà c’è ma non basta, il lavoro da Presidente è comunque difficile.