L’A.S.D. SPORTING EUBEA con l’intenzione di valutare ogni iniziativa anche legale a difesa e tutela della propria immagine, con la presente intende rispondere alle gravi accuse mosse nei confronti della nostra società e delle forze dell’ordine da parte della società A.S.D. SPORTING AUGUSTA, tramite la pubblicazione di un comunicato stampa sulla propria pagina Facebook , corredato da commenti di propri tesserati e tramite intervista all’allenatore Giuseppe Zarbano comparsa sul sito internet ilsiracusano.com.
Questa la ricostruzione:
La società A.S.D. SPORTING AUGUSTA raggiunge lo Stadio “ Franco Vassallo ” alle ore 14.00 con automezzi propri, arrivando fin dentro la zona antistante gli spogliatoi. Una volta trasferito tutto il materiale sportivo necessario agli atleti all’interno dello spogliatoio ospiti, i dirigenti vengono gentilmente inviatati a parcheggiare le proprie autovetture in Viale Regione Siciliana, area parcheggio deputata e nella quale sostano anche le autovetture di tutti i tesserati dello Sporting Eubea. Questo il è primo episodio travestito, secondo i dirigenti della società ospitata, da inequivocabile segnale di ostilità. Occorrerebbe invece sapere che l’area antistante la zona spogliatoi deve rimanere interamente libera per consentire, qualora se ne rendesse necessario, l’attraversamento per l’ingresso in campo e la sosta da parte dei mezzi di soccorso, come tra l’altro riportato nella relazione della Commissione di Vigilanza. Gli unici altri mezzi autorizzati a sostare nella zona indicata sono i mezzi delle forze dell’ordine e della terna arbitrale. Tra l’altro, proprio alcuni dirigenti della società ospitata vengono accolti dal Presidente dello Sporting Eubea, il quale si intrattiene con loro ospitandoli per un breve rifocillo sotto la tribuna A. Prima dell’inizio dell’incontro, come da prassi, il direttore di gara invita tutti i dirigenti sia della società ospitante sia della società ospitata non inseriti in distinta, ad allontanarsi dalla zona antistante gli spogliatoi. Quelli dello Sporting Eubea raggiungono la tribuna A, quelli dello Sporting Augusta vengono invece accompagnati in tribuna B, area destinata ad ospitare i sostenitori della squadra ospite. I dirigenti augustani, lamenteranno a posteriori di essere stati sequestrati sotto il sole, sol perché la tribuna B, che tra l’altro dispone di servizi igienici per uomini, donne e disabili, non ha la copertura ( grave colpa ). Viene anche distribuita qualche bottiglia d’acqua, poiché la tribuna B non dispone di un’area per rifocillarsi ( altra grave colpa ). Ciò non avrebbe comunque impedito ai presenti di allontanarsi dallo stadio, magari nell’intervallo, per raggiungere uno di tanti bar nelle vicinanze, per poi rientrare e riprendere posto in tribuna B. Anche sulla cronaca della gara ci sarebbe tanto da dire. Per esempio, che prima della rete del vantaggio degli augustani, sono almeno tre le occasioni nitide per lo Sporting Eubea. Proprio sul capovolgimento di fronte di una di queste nasce il gol di Espuna. Gli ospiti hanno anche la possibilità di raddoppiare ma un super Parlabene nega la gioia del gol sempre ad Espuna. Nella ripresa prima di un altro autentico miracolo di Parlabene al 55’sul tandem Fisichella – Espuna, prima Signorelli su cross di Modica calcia a rete ma Carucci para, poi Navanzino tutto solo davanti al portiere dopo l’assist di Giarratana, calcia incredibilmente alto. Prima del pareggio, Spadaro colpisce con una gomitata al volto Signorelli, ma l’arbitro invece di espellerlo lo ammonisce semplicemente. Siamo ancora 0-1. Al 64’ Caruso si invola sulla sinistra, entra nell’area piccola e mette un pallone in mezzo che trova la deviazione di Bellino. Nessun gol in mischia, dunque. Al 71’ Navanzino viene atterrato a limite d’area e Signorelli disegna magistralmente la parabola che porta al 2-1. Lo Sporting Augusta nel tentativo di ristabilire le sorti dell’incontro si espone al contropiede dello Sporting Eubea. Bellino lanciato verso la porta viene steso da Spadaro. Fallo da ultimo uomo ed espulsione per quest’ultimo. Quindi l’espulsione di Spadaro è datata minuto 86’ e non come erroneamente lasciato intendere sul comunicato dello Sporting Augusta, determinante ai fini del ribaltamento del risultato. Sugli sviluppi della punizione Caruso sigla la rete del 3-1. Nei minuti di recupero il forcing degli augustani consente a Longo di accorciare sul 3-2. Nessuna intemperanza si registra durante la gara e la partita si conclude. I tifosi esultano per la vittoria con dei cori conditi da sani sfottò, come avviene in qualunque stadio del mondo. La panchina dello Sporting Augusta, invece di dirigersi verso gli spogliatoi pensa bene di mettersi a tu per tu con i tifosi arrampicandosi sulla rete che separa il campo dalla tribuna A. L’unica cosa che piove dalla tribuna è della birra, a farne le spese infatti è anche il Presidente dello Sporting Eubea, intento a redarguire i propri tifosi nel tentativo di sedare gli animi. Questo è un episodio fondamentale, sul quale è doveroso fare chiarezza. Totalmente infondata l’accusa che sia piovuta urina dagli spalti poiché gli sportivi e tutti i cittadini di Licodia Eubea mai si sognerebbero di commettere tale deplorevole gesto. Infondata è anche l’accusa che sia stato colpito il massaggiatore dello Sporting Augusta, altro episodio degno della migliore commedia dell’arte che mascherandosi nasconde e mistifica la realtà. Piccole intemperanze si registrano da parte di ragazzini assiepati in tribuna A, in risposta all’atteggiamento di sfida posto in essere da alcuni tesserati dello Sporting Augusta. Lo Sporting Eubea è stato sanzionato dal Giudice Sportivo per manifestazioni di intemperanza dei propri tifosi nei confronti di giocatori avversari, a fine gara. Rimarchiamolo: a fine gara, non nell’ultimo quarto d’ora come sostenuto nel comunicato degli augustani. L’ammenda quantificata in € 70, appare assolutamente commisurata all’entità dei fatti sopra esposti. Di € 100, è invece la sanzione comminata allo Sporting Augusta, per manifestazioni di intemperanza da parte dei propri sostenitori nei confronti di un assistente arbitrale. Il paradosso in tutta questa vicenda è che la partita si è giocata in un clima di assoluta correttezza, dall’inizio alla fine; ecco perché non riusciamo a capacitarci di come la situazione si sia potuta tramutare in questo modo. La dirigenza dello Sporting Eubea è stata accusata di aver dato luogo ad una vera e propria pantomima in collaborazione con le forze dell’ordine. Accuse gravi. Accuse pesanti. Le minacce, quelle vere, sono state invece perpetrate da tesserati dello Sporting Augusta: “ Al ritorno conviene non presentarvi, perché vi ammazziamo, etc. ”. Un classico. Per non parlare poi, del comportamento di un tesserato ospite nello specifico, il quale sostava a fine gara nel bel mezzo di Viale Regione Siciliana inveendo e invitando a venire alle mani gli occupanti dei mezzi che in quel momento transitavano da lì, magari gente che allo stadio non ci aveva messo proprio piede. E’ doveroso, dunque da parte nostra, rispondere con forza alle accuse che ci sono state rivolte, sottolineando come al “ Franco Vassallo ” mai si siano registrati episodi di questa natura. Sfidiamo chiunque in questi 10 anni a dire il contrario. La dirigenza dello Sporting Eubea si è resa cordiale e disponibile dall’inizio alla fine, ma ciò non è servito a nulla. Non una parola, non un accenno, non un atteggiamento che avrebbe potuto fomentare gli animi nei confronti di tutta la società Sporting Augusta. Niente di niente. Dispiace dover ammettere invece, a mente serena, che l’unica panacea sarebbe stata la nostra sconfitta. Ma non può funzionare così. Dispiaciuti per quanto accaduto, cogliamo l’occasione per rispedire al mittente le accuse rivolte al nostro sodalizio, insieme alle lezioni di stile e di civiltà.
COMUNICAZIONE SPORTING EUBEA