Il suo goal a Pagani ricorda le prodezze di Alex Del Piero. Goal monumentale
Il campionato di Andrea Di Grazia assume fin qui un doppio volto. Il talento catanese, infatti, non ha avuto un avvio di stagione positivo. Titolare nelle prime due giornate, ma con delle prestazioni poco convincenti che lo hanno rimosso dal posto da titolare con un suo utilizzo discontinuo. A motivare il rendimento altalenante del ragazzo c’era sicuramente una posizione in campo non del tutto consona alle sue caratteristiche. Nelle prime nove giornate, infatti, nelle sette presenze da lui totalizzate, Di Grazia è stato schierato da mezz’ala andando a completare il terzetto in mezzo al campo nel 3-5-2 disegnato dall’allenatore livornese. Ed è lì che si sono palesate le difficoltà per il ragazzo, che non è quasi mai riuscito a dimostrare il suo valore e la sua tecnica non indifferente per questa categoria.
La partita contro il Bisceglie ha, probabilmente, rappresentato la svolta per Di Grazia. L’infortunio del suo compagno Blondett ha costretto Lucarelli ha rivedere alcune scelte iniziali passando dal solito 3-5-2 ad un più offensivo 4-3-3. Il giocatore catanese è stato subito chiamato in causa e per la prima volta in questa stagione è stato posizionato nel ruolo a lui più congeniale, ovvero esterno d’attacco nel terzetto offensivo. Pochissimi minuti ed ecco che Di Grazia sfodera subito le sue doti tecniche trovando, con un tiro da fuori, il goal che vale il 2-0. Come se non bastasse, nella sfida infrasettimanale giocata a Pagani, il ragazzo è stato uno dei migliori e ha dato al via alla rimonta del suo Catania siglando un goal spettacolare che ha rievocato le prodezze messe a segno da uno dei suoi idoli: Alex Del Piero. Di Grazia come Pinturicchio. La sua stagione può a questo punto diventare improvvisamente esaltante. Giocando così e regalando queste prodezze, difficilmente lascerà il terreno di gioco. Bentornato Andrea.