“Evitare l’ennesima imbarcata è l’obiettivo primario. Il pubblico del Massimino può diventare uno stimolo per i calciatori agrigentini”
In vista del match di campionato tra il Catania e l’Akragas, in programma sabato sera allo stadio “Angelo Massimino”, la redazione di Pragma ha intervistato il giornalista di AgrigentoOggi, Domenico Vecchio. Di seguito le sue risposte alle nostre domande.
Come arriva il Gigante alla sfida contro il Catania?
“L’Akragas arriva a questa sfida con il morale sotto i tacchi per via delle ormai note vicende societarie. A questo bisogna aggiungere l’handicap di giocare lontano dall’Esseneto, che influisce sull’andamento della squadra. Nelle ultime settimane di tutto si è parlato tranne del calcio giocato. Si vive una situazione di incertezza sul futuro della società, nonostante ci siano dei possibili acquirenti”.
Quali rischiano di essere le prospettive future per la società dell’Akragas?
“Lo scenario futuro non è per nulla roseo. Se entro gennaio non ci sarà nessun acquisto, l’Akragas rischierà una fine drastica, tanto è vero che alcuni componenti della rosa si stanno già guardando attorno per valutare altre chance”.
Questa situazione può influire sul risultato finale della sfida con il Catania?
“Sicuramente può influire così come già si è visto nell’ultimo turno di campionato con le cinque reti incassate a domicilio contro la formazione della Fidelis Andria”.
Ci potranno essere delle novità di formazione in vista della sfida del Massimino?
“Al momento è difficile poter fare delle previsioni anche perché con questa situazione attuale non è facile trovare i calciatori con degli stimoli e, in questo, mister Di Napoli sta cercando di fare un gran lavoro. Sono convinto che anche a Catania vedremo molte novità nell’undici di partenza”.
La situazione societaria non semplice e la forza del Catania danno la sensazione che questa potrà essere una sfida a senso unico?
“La partita è sicuramente proibitiva, sia per la situazione, ma anche perché si ha di fronte una squadra che punta a vincere il campionato e che viene da un ottimo momento di forma. Tuttavia, per i ragazzi dell’Akragas, giocare davanti al pubblico del Massimino può diventare uno stimolo per ritornare a fare bene”.
Il Catania può temere la voglia di rivalsa della formazione agrigentina?
“Il Catania può temere solo se stessa. Non deve preoccuparsi dell’Akragas, anche perché il loro primo pensiero sarà evitare un’altra imbarcata. Il Catania deve avere timore solo del Catania”.
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