Sembrano finalmente decise le sorti dello stadio ” Luigi Ferraris” di Genova.
L’impianto, infatti, verrà probabilmente ceduto dal Comune del capoluogo ligure alle due squadre cittadine. Peraltro, il terreno di gioco, in pessime condizioni, nei giorni scorsi è stato sottoposto all’ennesima rizollatura (del cui costo, in totale 150 mila euro, si sono fatte carico le due società genovesi).
L’attuale gestione
Per la verità la gestione è attualmente già affidata, fino al 2022, a Genoa e Sampdoria, e avviene attraverso una srl, la “Luigi Ferraris”. Ma, evidentemente, occorre trovare una formula diversa, e di più ampio respiro, che consenta ai due club di poter effettuare idonei investimenti per una ristrutturazione e una riqualificazione di cui l’impianto ha davvero bisogno.
Il procedimento per la vendita
Il Comune di Genova, entro breve tempo, dovrà ultimare le perizie previste per stabilire il valore dello stadio, in modo tale da poter poi procedere alla pubblicazione del bando, per la vendita della struttura, che dovrebbe avvenire intorno al mese di marzo. Peraltro, 7 milioni dovrebbero arrivare dal Coni.
Un’alternativa: la concessione per 99 anni
Un’alternativa alla vendita vera e propria potrebbe essere costituita dalla stipula di una convenzione per la concessione dello stadio per 99 anni, soluzione adottata per gli stadi di Juve e Udinese. In questo modo, le due società genovesi acquisirebbero il diritto di superficie sull’area in cui sorge lo stadio, divenendo così proprietarie solo dell’impianto, mentre il Comune manterrebbe la proprietà del terreno.
I vantaggi della concessione
Con tale soluzione i prezzi risultano notevolmente inferiori a quelli praticati per la vendita, per così dire, di piena titolarità. Conseguentemente maggiori risorse possono essere investite sulla struttura anche allo scopo di farla diventare polifunzionale, in modo che non serva solo per il calcio, secondo il modello ormai consolidato di stadio moderno.