Lazio-Milan 0-0 (4-5 d.c.r.), le pagelle dei rossoneri


Sarà Juventus-Milan la finale di Coppa Italia

Il Milan conquista la finale di Coppa Italia dopo una lunghissima ed intensissima semifinale contro la Lazio, nella quale non sono bastati né i tempi regolamentari né i supplementari, bensì 14 calci di rigore. A siglare il rigore decisivo, ironia della sorte, è stato proprio Alessio Romagnoli, da sempre tifoso laziale. Il Milan dunque ne esce più che bene dalla doppia sfida di Roma, dove raccoglie 3 punti e una finale di Coppa.

Le pagelle:

DONNARUMMA 8 – Neutralizza subito un bel colpo di testa di Immobile, poi si ripete nel corso della partita con uscite spericolate (ma vincenti) e parate sicure e infine ipnotizza dagli 11 metri sia Milinkovic-Savic che Lucas Leiva. Il mese di febbraio parla per lui: 14 partite e un solo gol subito. Che tra l’altro, è un suo autogol.

CALABRIA 7 – Spinge un po’ meno del solito in attacco per via dell’impostazione tattica della Lazio e anche per un po’ di stanchezza, ma in fase difesa è un muro insuperabile.

BONUCCI-ROMAGNOLI 8 – Un tutt’uno. Ormai i due difensori hanno raggiunto un’intesa tale da essere considerata una sola persona, una sola mente. Chiusure perfette da parte di entrambi e mai superabili facilmente. Mezzo voto in più, però, va al match winner con la casacca numero 13.

RODRIGUEZ 6,5 – Un po’ impacciato nella manovra e spinge poco sulla sinistra. Difende però molto bene e si “accende” nel finale di gara dando un’ottima mano nelle ripartenze dei rossoneri.

KESSIE 6,5 – Come sempre è stato un tuttocampista. Zero palloni persi e mille palloni toccati. Si fa sempre trovare al posto giusto e al momento giusto, che sia la fascia destra o quella sinistra. Esce poi per rifiatare in vista del derby. (Montolivo 6)

BIGLIA 6,5 – Perde un po’ di palloni ad inizio gara, ma cresce gradualmente la sua prestazione fino a diventare il giusto anello tattico tra difesa e centrocampo.

BONAVENTURA 6 – Non sembra il Bonaventura di sempre. Perde troppo spesso palloni inutili e sbaglia altrettanto spesso passaggi facili. Questi sono errori già visti anche contro la Roma e deve assolutamente ritrovare la lucidità tattica che padroneggiava qualche settimana fa.

SUSO 6 – Inzaghi lo ha ingabbiato per bene. Però lui, anche senza il tipico sostegno di Calabria, si sacrifica spesso per recuperare palloni al limite della propria area di rigore e si rende lo stesso pericoloso in fase offensiva percorrendo inconsuete via centrali. (Borini 6)

CUTRONE 6,5 – Può toccare anche pochi palloni ma ognuno di essi può tramutarsi in gol. Questa sera purtroppo non c’è riuscito, sia per questioni di centimetri che per questioni tattiche. Spesso, infatti, ha dovuto snaturare il suo ruolo per far salire la squadra una volta recuperato palla. (Kalinic 5)

CALHANOGLU 6,5 – Forse la stanchezza, forse la pressione, ma la lucidità nei piedi del turco anche questa sera è stata totalmente assente (come contro la Roma). Però, in fase d’impostazione e a livello tattico, è stato impeccabile e indispensabile. Vicino anche al gol su calcio di punizione.

GATTUSO 7 – Ormai per la crescita di questo allenatore non ci sono più parole. Sta davvero dimostrando all’Italia intera la sua impronta tattica. Su quella mentale, invece, non c’erano dubbi… anche perché altrimenti due schiaffoni li mollava anche a noi. Finale strameritata.

Fonte immagine principale: milanlive.it
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