Intervista a Simone Simeri :”La doppia cifra è il mio obiettivo stagionale”
Simone Simeri, attaccante della Juve Stabia, si racconta in Esclusiva a Magazine Pragma:
Da Calciatore e da uomo. Come hai vissuto il dramma della scomparsa di Davide Astori? “Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo di persona, ma facendo parte entrambi del mondo calcistico, è come se fosse venuto a mancare un mio familiare. Appena ho appreso la triste notizia sono stato malissimo, un colpo al cuore”.
Sei dai pochi mesi a Castellammare. Come ti stai trovando alla corte di questa nuova società? “Bene. Ho iniziato un percorso importante in un club ambizioso, dove è stata costruita una squadra giovane, non da vertice, ma di grande valore. In campo, infatti, stiamo dimostrando di potercela giocare contro chiunque, vendendo cara la pelle. Inoltre, siamo riusciti a dare continuità ai risultati, bissando in casa contro la Sicula, la storica vittoria di Lecce. Per dare un forte segnale alle inseguitrici in vista dei play-off, domenica sarà importante uscire indenni dal rettangolo di gioco”.
Non ci hai messo molto a prenderti il cuore dei tifosi. Le tue sensazioni su questo punto? “Non ho impiegato molto tempo ad entrare nei cuori degli stabiesi perché, di solito, quando un attaccante gonfia la rete, il tifoso di conseguenza ti osanna; io fortunatamente ci sono riuscito. Senza dimenticare che c’è stato un periodo in cui spesso sono stato bacchettato, ma alla fine fa parte del gioco. Il mio rapporto con la curva Sud è speciale per cui non posso che essere contento”.
Ogni volta che Simeri Segna la Juve Stabia vince quasi sempre. Ti senti un talismano? “In realtà non avevo badato a questo aspetto; allora ben venga. Vuol dire che dovrò segnare un goal a settimana così vinceremo tutte le partite. A parte gli scherzi, mi fa piacere perché se segno va bene in primis la squadra, la società e la città ed è quello che vogliamo tutti”.
Il tuo idolo calcistico? “Il mio idolo calcistico in ambito europeo è Suarez mentre in quello italiano è Immobile. Per caratteristiche mi rivedo più nel primo, è un giocatore grintoso proprio come me”.
Hai una squadra del cuore? “Da buon napoletano la mia squadra del cuore è il Napoli, tutta la vita”.
Il tuo rapporto con il resto del gruppo? “Favoloso è dir poco. Ho un rapporto speciale con tutti, è il miglior gruppo che io abbia mai conosciuto finora. Stranamente ho legato di più con i miei compagni di reparto che con il resto dei ragazzi; fra noi attaccanti non c’è né invidia e né gelosia ma semplicemente profonda stima. Siamo una famiglia”.
Fabio Caserta e Ciro Ferrara, che contributo ti stanno offrendo per la tua crescita professionale ed umana? “I mister mi stanno aiutando moltissimo soprattutto a livello umano. Essendo un ragazzo di ventiquattro anni, è facile commettere errori banali senza rendersene conto, ma grazie ad entrambi sto iniziando a capire e a far tesoro dei miei passi falsi. In questo mi sento di ringraziare in modo particolare Pasquale D’Inverno, colui che ti rincuora e ti fa ragionare ogni qualvolta le cose non girano nel verso giusto. Lui rappresenta il nostro jolly, il mental coach gialloblù”.
Missione Play Off possibile? “Sì, assolutamente. Ora siamo settimi in classifica con un buon margine di distanza dall’ultimo piazzamento dei play-off. Nel caso in cui anche domenica dovessimo acciuffare i tre punti, potremmo tranquillamente considerarci protagonisti della post season”.
Che scenari prevedi per Simone Simeri in questo campionato. La doppia cifra è possibile? “La doppia cifra è il mio obiettivo stagionale. Quest’anno, però, vorrei provare ad andare oltre, magari diventando decisivo nei play-off”.
Si ringrazia Simone Simeri per il tempo concesso per questa intervista e l’uffico stampa della SS Juve Stabia per la grandissima disponibilita’ e cortesia