<strong>CASERTA – Borbot, acronimo di Borboni e Robotica, è un progetto made in Caserta ed è già operativo da quasi un anno alla Reggia vanvitelliana, il primo assistente virtuale in uso per turisti in un museo nazionale.
Intelligenza artificiale, c’è anche un progetto made in Caserta tra gli ispiratori del primo Libro Bianco commissionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Libro ‘L’intelligenza artificiale al servizio del cittadino’ realizzato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, società in house dello Stato, illustra le linee guida e le raccomandazioni per l’utilizzo sostenibile e responsabile dell’Intelligenza Artificiale nella pubblica amministrazione. Con uno sguardo particolare ai settori della sanità, del turismo e della mobilità.
BORBOT
Tra i progetti scelti dall’Agenzia come case study c’è anche Borbot, acronimo di Borboni e Robotica, già operativo da quasi un anno alla Reggia vanvitelliana, è stato il primo assistente virtuale in uso per turisti in un museo nazionale. Borbot è in grado di rispondere alle domande degli utenti attraverso la pagina facebook del monumento ed effettua in media 20mila interazioni al mese.
Il progetto è stato ideato e realizzato dalla ‘360open’, una società casertana nata nel 2015 che si occupa di Finanza innovativa, Economia responsabile, Finanza di progetto e Sharing Economy e che si prefigge di fornire un contributo con il proprio lavoro alle logiche dello Sviluppo territoriale. Insieme ad altri progetti provenienti da tutta Italia, Borbot potrebbe ora essere selezionato per la fase 2 e rientrare tra coloro che potranno accedere ai fondi Pon Governance messi a disposizione dall’Agenzia per l’Italia Digitale per la promozione dei percorsi di open innovation. Avranno maggiori chance di successo i progetti che risponderanno alle raccomandazioni contenute nel Libro Bianco.