Un’Inter molto sfortunata perde a Torino 1-0, a segnare l’unico goal della gara è stato Ljajic. I nerazzurri ora si trovano al quinto posto.
Risultato più che bugiardo, non si può sintetizzare meglio la partita di ieri tra Torino ed Inter. I granata sono stati bravi a sfruttare una delle poche occasioni da rete create per portare a casa i 3 punti.
3-4-1-2 per Mazzarri, Ljajic agisce alle spalle di Iago Falque e Belotti; Spalletti sceglie Borja Valero al posto di Rafinha.
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I padroni di casa pressano molto alto nei primi 10 minuti, ma i nerazzurri, una volte prese le misure, cominciano a fare la partita, rendendosi molto pericolosi. Ci prova prima Perisic con un tentativo di pallonetto che esce male e viene bloccato dal portiere torinese e poi Icardi con una girata a volo di destro su cui Sirigu si esalta compiendo un vero e proprio miracolo. Molto meglio gli ospiti, ma a passare in vantaggio è il Torino: al 36′ De Silvestri crossa per l’ex Ljajic che segna da posizione favorevole e non esulta. Ad avviare l’azione del goal è stato un intervento improvvido dell’ala sinistra dell’Inter, che nel tentativo di rubar palla, ha servito l’autore dell’assist. E’ il primo indizio di una giornataccia, per lui e per la sua squadra.
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Nella ripresa i padroni di casa sfiorano la rete due volte con De Silvestri, su cui Handanovic si supera, e Ljajic. Per il resto si assiste all’assedio interista. N’koulou salva quasi sulla linea un colpo di testa di Miranda, Rafinha colpisce il palo di sinistro e Sirigu para anche su Karamoh. Nonostante il forcing, un’Inter molto sfortunata perde col Torino per 1-0.
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C’è poco o nulla da rimproverare ai giocatori ed all’allenatore a fine gara, è stata la classica partita maledetta in cui la palla non vuole saperne di entrare in porta. Si è avuta la sensazione che anche se si fosse continuato a giocare per giorni il risultato sarebbe stato il medesimo. I nerazzurri hanno giocato veramente bene, tirando in porta 11 volte contro le sole 3 dei loro avversari. Brutta, ancora una volta, la prova di Perisic, che probabilmente è stato sopravvalutato finora. Il numero 44 è tremendamente discontinuo e la sua stagione ha 2 volti. A volte sulla fascia è una furia irrefrenabile capace di sfornare goal ed assist decisivi, altre volte non supera mai il suo avversario diretto. Ha fatto discutere anche l’impiego dal primo minuto di Borja Valero al posto di Rafinha, negativa la prova dello spagnolo, apparso troppo lento e compassato. Tuttavia la scelta era quasi obbligata dato che il trequartista ex Barcellona era affaticato considerate le due gare disputate in 4 giorni. Secondaria, ma non ininfluente, è stata la componente stanchezza. Che la rosa è certa è stato detto e ridetto, ma dal 70′ in poi diversi giocatori non hanno avuto la giusta lucidità, cosa fisiologica dati i 3 match disputati in settimana.
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I meneghini scendono quindi al quinto posto in classifica, superati dalle due romane. In chiave qualificazione in Champions League, nulla è compromesso, Lazio e Roma hanno solo 1 punto in più dell’Inter. Ora però è necessario andare a Bergamo per conquistare i 3 punti, considerando anche che nello stesso turno c’è il derby Lazio-Roma. Con una vittoria i ragazzi di Spalletti salirebbero almeno al quarto posto. Contro l’Atalanta mancherà Brozovic che sarà squalificato. Il tecnico di Certaldo deve essere bravo a resettare la testa dei calciatori, evitando cali come quello di gennaio.
(Fonte immagine in evidenza: Pagina Facebook F.C. Internazionale)