Erano le 11.48 quando, questa mattina, la terra molisana ha iniziato a tremare. Secondo l’Ingv (Istituto nazionale di geologia e vulcanologia), il terremoto è stato di magnitudo 4.2 e ha avuto una profondità di 31 chilometri, con epicentro ad Acquaviva di Collecroce, in provincia di Campobasso. Il sisma è stato avvertito lungo tutta la costa e ha raggiunto anche Pescara, in Abruzzo, e le zone di confine con la Puglia. Tante le persone corse in strada, in panico.
Le Forze di Polizia, i Vigili del fuoco e la Protezione civile si sono subito messi all’opera, ma al momento non sono stati segnalati danni.
“Un terremoto diverso dalla sequenza del Centro Italia“, dicono gli esperti
“È un evento nuovo“, ha spiegato all’ANSA il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni. “Anche la faglia segue un comportamento diverso rispetto ai terremoti della sequenza di Amatrice perché è molto più profonda e segue un movimento orizzontale.”
“La scossa di terremoto di magnitudo 4.2 con epicentro a un chilometro da Acquaviva di Collecroce, in provincia di Campobasso, non ha alcuna correlazione con gli eventi sismici avvenuti nell’Italia Centrale“, afferma Domenico Angelone, del Consiglio Nazionale dei Geologi. “Il sisma è stato avvertito in un’area che, in passato, non ha registrato rilasci di elevata energia come per le zone più interne del Molise e dell’Appennino, tant’è che la normativa più datata poneva tali aree ad un potenziale di sismicità relativamente basso.“