All’età di 87 anni è morto Tom Wolfe. Lo scrittore, giornalista e autore del romanzo “Il falò delle vanità” (1987), si è spento in un ospedale di Manhattan dove era ricoverato per un’infezione.
Tom Wolfe, la carriera
Nato a Richmond nel 1931, comincia a lavorare come reporter nel 1957 in Massachussetts. Dopo alcuni anni è assunto al Washington Post, poi al New York Herald Tribune. Nel 1985 pubblica la prima stesura del libro Il falò delle vanità ma soltanto nel 1987 ne pubblica la versione definitiva. Dopo l’enorme successo dalle vendite del libro, è stato realizzato un lungometraggio diretta da Brian De Palma. Nella sua lunga carriera non compare solo romanzi ma anche giornalismo, saggistica e critica d’arte. Tra le sue opere ricordiamo, oltre a Il falò delle vanità, Un uomo vero, Io sono Charlotte Simmons, Le ragioni del sangue, The New Journalism, La stoffa giusta.
Ton Wolfe è conosciuto anche per essere uno degli esponenti del “New Journalism”, termine da lui coniato, che indica uno stile di giornalismo ibridato con la letteratura e molto praticato nelle redazioni dei giornali newyorchesi negli anni 70, attraverso la forma del romanzo – reportage. Un’altro termine da lui coniato è stato: “radical chic” per definire i ricchi di sinistra che abbracciavano formalmente le cause per l’uguaglianza e la lotta alla povertà, ma conducevano una vita estremamente agiata.