Francia-Argentina è l’ottavo di finale più prestigioso di questi Mondiali, l’unico che vede di fronte due squadre già campioni del mondo e che, alla vigili,a erano ritenute tra le favorite. Gli incroci tra Francia e Argentina in competizioni ufficiali non sono stati troppo frequenti e si limitano al primo Mondiale, quello del 1930, e a quello giocato nel 1978 proprio in Argentina. Nel primo caso di l’Albiceleste prevalse per 1-0, mentre, nel 1978, Francia e Argentina si scontrarono alla seconda giornata del girone eliminatorio che vedeva in campo, vinse di nuovo l’Argentina per 2-1 con gol su rigore di Passarella e del centravanti Luque, dopo il momentaneo pareggio siglato da un giovane Michel Platini.
Le certezze e i dubbi della Francia prima di questo Mondiale sono noti: tanto talento a disposizione ma un’organizzazione di gioco incapace di mettere questo talento nelle migliori condizioni di esprimersi. Alla vigilia Deschamps sembrava ancora indeciso sui giocatori su cui puntare e sul modulo di gioco da adottare. E’ ciò sì è visto in campo, l’Australia è stata piegata solo da una autorete, mentre il Perù da un colpo di Mbappè. Troppo poco per sperare nella vittoria finale.
Il cammino dell’Argentina è stato a dir poco avventuroso e sembrava poter assumere i contorni dell dramma anzi della tragedia. In una situazione totalmente folle, con un allenatore che pare esautorato prima e perdonato poi e una presunta autogestione guidata da Mascherano, per il resto davvero pessimo in campo, solamente la prodezza di Messi e il gol di destro del mancino Rojo, a quattro minuti dalla fine nel match-spareggio contro la Nigeria, hanno permesso all’Albiceleste di scongiurare un’eliminazione già nella fase a gironi. Ma la Pulce ha dimostrato di non essere, almeno a livello di personalità, il degno erede di Maradona.
Di seguito le probabili formazioni: Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kantè, Pogba; Mbappè, Griezmann, Matuidi; Giroud.
Argentina (4-3-3): Armani; Mercado, Otamendi, Rojo, Tagliafico; Enzo Perez, Mascherano, Banega; Pavon, Messi, Di Maria.