Ora è ufficiale: Asamoah all’Inter. E la Juve lo ringrazia sui proprio canali…
Asamoah all’Inter: un rinnovo mancato ed il divorzio
Una notizia che non ha certamente fatto strizzare gli occhi. L’approdo di Kwadwo Asamoah all’Inter è cosa risaputa ormai da tempo. L’ufficialità per è arrivata solo da qualche ora da parte della società nerazzurra.
Una scelta, quella del terzino ghanese, dettata dal mancato rinnovo con la squadra di Torino. Suning gli ha offerto 3 milioni e mezzo all’anno di stipendio, cifre che Marotta non avrebbe mai sborsato.
Anche perché Asamoah stava per essere venduto già la scorsa estate. Il suo trasferimento al Galatasaray sfumò per questione di dettagli, ed anche per il mancato arrivo a Vinovo di Spinazzola, che rimase un altro anno all’Atalanta.
Nonostante la perdita di posizioni nelle gerarchie, la sua stagione è stata comunque di ottimo livello. Allegri lo ha spesso schierato al posto dello svogliato Alex Sandro. Prestazioni che però non sono bastate all’ex Udinese per guadagnarsi un ricco e cercato prolungamento.
Asamoah all’Inter: il comunicato di ringraziamento juventino
Subito dopo l’ufficializzazione avvenuta in casa Inter, la Vecchia Signora ha ringraziato sui propri social l’ormai ex terzino bianconero.
Ecco il comunicato: “La Juventus saluta, dopo 6 anni, Kwadwo Asamoah. Insieme ad Asa abbiamo compiuto un percorso, semplicemente, straordinario. E’ arrivato in bianconero nel 2012, e questo significa che ha vinto ben 6 dei sette scudetti da #MY7H. Letteralmente instancabile e dotato di una grande duttilità tattica, Kwadwo (che il prossimo anno vestirà la maglia dell’Inter) ha disputato ben 156 partite in tutte le competizioni, segnando 5 reti. Ma soprattutto parla per lui un palmarès da brividi: 6 Scudetti, 3 Supercoppe, 4 Coppe Italia, nominato anche nel 2013 calciatore ghanese dell’anno. In altre parole, Asamoah è stato un protagonista assoluto di sei anni vissuti al massimo, fornendo un apporto fondamentale a una squadra che, anche insieme e grazie a lui, è diventata sempre più forte, anno dopo anno. Grazie di tutto, esacampione!”