Sembra passata un’eternità da quel Cagliari-Palermo di Coppa Italia dove Massimo Rastelli
al tempo allenatore del Cagliari, sembrò avere un battibecco con l’ex bomber Marco Borriello.
La partita era trasmessa in diretta su RAISPORT.
Poi clamorosamente il bomber napoletano passò alla SPAL.
I tifosi sardi non gradirono le tempistiche della cessione visto che dì li a poco stava iniziando il Campionato e la Società rossoblù in fretta e furia dovette prendere un sostituto, Pavoletti, dal Napoli,
pagandolo assai caro, 11 milioni. Difatti, ad oggi, risulta essere il più oneroso acquisto della storia del Cagliari.
Perché Marco Borriello da Napoli
andò via dopo una stagione straordinaria?
Ecco, dalla Gazzetta dello Sport apprendiamo ciò che segue: la rottura con la Società iniziò durante la gara interna col Pescara del 30 Aprile 2017, risultato finale 1-0, quando ci fu un calcio di rigore che, a quanto asserisce Borriello, Rastelli, l’allora contestato allenatore campano, decise di far battere a Joao Pedro mentre, a suo dire, il pubblico inneggiava lui. Massima punizione realizzata tra i fischi del pubblico. Borriello dice che molti suoi compagni si comportarono male con l’allenatore, mentre lui no, addirittura andò ad abbracciarlo.
L’allora Direttore sportivo Capozucca
, riferisce Borriello, andò da lui in lacrime dicendo che il Presidente Giulini aveva deciso di non confermarlo (lui, Capozucca) mostrandogli il messaggio sul cellulare; inoltre che Borriello doveva essere sostituito prima del secondo tempo. Difatti Capozucca lasciò il Cagliari alla fine di quella stagione. Anche per l’ex Direttore Sportivo rimangono i dubbi sul perché dell’addio, visti i successi ottenuti in due stagioni con la promozione diretta dalla Serie B al primo posto e l’11° posto in Serie A da neo promossa.
Palesemente c’erano delle diverse visioni sul futuro, ma esattamente quali fossero le questioni non è stato ufficialmente dichiarato, tantomeno ufficiosamente. Non è consuetudine che si comunichino le ragioni dei divorzi coi giocatori o coi dirigenti nelle Società sportive, si cambia e basta. E’ chiaro che la tifoseria, dopo due stagioni vincenti, vedersi privare dei due protagonisti principali ha lasciato di stucco e tanta amarezza. Vedere il proprio bomber andare in una squadra concorrente alla salvezza, la SPAL, è stato un affronto, gestito in maniera molto calorosa dalla tifoseria; questo evidenzia ancor di più quanto caldo sia il clima a Cagliari e quanto la gente tenga alla squadra e ai suoi giocatori. Il neo acquisto Argentino Lucas Castro, proveniente dal Chievo, ha dichiarato recentemente che aveva bisogno di una tifoseria calda, cosa che non c’era a Verona, in quanto sudamericano, perché il suo sangue bolle e un ardimentosa tifoseria lo fa rendere di più, superando anche i limiti.
Oggi come oggi a Cagliari abbiamo due problematiche con due giocatori: Luca Cigarini e Andrea Cossu.
I due giocatori, per ragioni differenti, vivono un momento difficile dove il primo non si sa se verrà confermato o ceduto e il secondo non è stato nemmeno convocato; per Cossu, 37 anni, sembra sia arrivata l’ora di appendere i tacchetti alla parete; a meno di clamorose sorprese la carriera dell’ex Ultras cagliaritano dovrebbe essersi conclusa con la Stagione 2017-2018.
Le spiegazioni di Borriello, che non avrebbe dovuto segnare più perché sarebbe costato troppo alle casse della Società paiono assurde.
E’ possibile una cosa del genere visto che lo stesso Presidente voleva il 10° posto e il Cagliari arrivò 11°?
Ma queste sono le dichiarazioni di Borriello.
Rimaniamo in attesa di quelle della Società.
Personalmente penso non arriveranno ma un buon cronista dovrebbe porre la questione a chi di dovere.
Dopo questi fatti raccontati di quel 30 Aprile 2017 il bomber napoletano capì che il Presidente, ignorando le ragioni, non volesse che realizzasse più segnature.
Borriello, prosegue, spiega ancora che a fine stagione il Giulini chiese una modifica contrattuale per eliminare il bonus sui goal che avrebbe potuto realizzare, incrementando lo stipendio fisso.
Ci fu un anche un problema con Joao Pedro che gli disse, nella gara col Sassuolo, di correre e di stare zitto.
Da cronista ricordo molto bene che Borriello si lamentava spesso coi compagni perché non gli passavano la palla; sarà stata la gelosia del personaggio o quella naturale voglia di fare più reti del compagno?
Mistero.
Rimaniamo sbigottiti per queste dichiarazioni; c’è voluto quasi un anno intero per averle.
In attesa, ecco il calendario del Cagliari per questa stagione