Dopo numerosi tentativi di cordate imprenditoriali, solo la compagine societaria che vede come amministratore unico Gianluca Vorzillo è riuscita, in meno di un anno, a riaprire i battenti dello storico parco giochi napoletano.
Edenlandia accoglierà adulti nostalgici, i loro figli e i loro nipoti a partire dall’evento speciale (solo su inviti) del 26 luglio.
Chi è cresciuto guidando l’automobile su monorotaia de “La Vecchia America” non tema per i suoi ricordi; questa attrazione, su un totale di 28, insieme ad altri punti di forza dell’ Edenlandia, è stata restaurata e sarà al centro di alcuni eventi a tema che si svolgeranno nel corso dell’estate. Non tutto, però, è stato conservato, poichè l’intento della New Edenlandia S.p.A. non era quello di aprire un -peraltro meraviglioso- museo a cielo aperto, ma di dare una nuova opportunità di rilancio al parco e alla città. La nuova definizione che è stata data al parco, infatti, amplia il concetto di Città del divertimento per diventare un food and leisure park, ovvero uno spazio che coniuga cibo e tempo libero. Quindici food point, immancabile quello della memorabile graffa accanto a Queen’s Chip e alla friggitoria artigianale di Johnny Take uè, 40 mila mq. con un teatro con 400 posti a sedere dove si svolgeranno musical e spettacoli di vario genere, per i quali verrà emesso un biglietto a pagamento.
L’accesso al parco sarà possibile dopo l’acquisto della Edencard, costo una tantum di 3 €, e sarà possibile ricaricarla di due euro per ogni ingresso; ciò consentirà al fruitore di recarsi immediatamente alle giostre, dove ogni euro ha il valore di un gettone e quindi di un giro.
All’interno del parco torna anche la prima ambasciata Unicef fondata nel 1981 e la catena di solidarietà non termina qui; per la prima giornata di apertura, infatti, il 5% del biglietto verrà devoluto alla Fondazione Santobono di Napoli e il 10% all’ Unicef.
Il sindaco De Magistris ha dichiarato
“Edenlandia è un legame tra le famiglie e la città; sono orgoglioso anche per queste famiglie di lavoratori. Il comune ha collaborato alacremente per la riapertura insieme agli assessorati competenti. Molto è stato fatto e ancora c’è da fare per il parco. Ma siamo felici, oggi, perchè noi ci abbiamo creduto quando nessuno ci credeva!”