<strong>Di Martino, Stabia Hub: “Terme, Il Sindaco torni in consiglio”.
POST SOCIAL DI ANDREA DI MARTINO
Cimmino sbaglia su Terme di Stabia. Giusta la decisione del sindaco di proseguire sulla strada indicata dal commissario prefettizio Cupello, l’unica tra l’altro in grado di mettere in sicurezza un patrimonio di grande valore economico e attorno a cui ruota il rilancio di Castellammare. Sbagliato farlo senza aprire un dibattito con le forze politiche e con la città e soprattutto non indicando con chiarezza il percorso che intende intraprendere senza innescare dubbi e sospetti. Tanto più che su Terme di Stabia Cimmino, dalla campagna elettorale in poi, ha cambiato più volte posizione. Solo attraverso un processo partecipato si possono evitare le stanche polemiche alimentate da dubbi ed accuse di speculazione, ogni volta che bisogna assumere decisioni che riguardano il futuro della città.
Con la delibera assunta nell’Assemblea di ieri della Sint, il sindaco Gaetano Cimmino ha avviato finalmente l’applicazione di ciò che la legge Madia (dlgs. 175/2106) prevede.
Dopo il fallimento del bando di privatizzazione non c’erano alternative possibili alla liquidazione.
Se ne avesse preso atto prima e nell’esposizione delle linee di mandato nell’ultimo consiglio, si sarebbe potuto guadagnare tempo prezioso ad evitare ulteriori danni economici all’Ente.
La chiarezza della posizione avrebbe consentito, inoltre un confronto con gli stabiesi e successivamente un dibattito più stringente in Consiglio Comunale.
Io ho scelto la linea della chiarezza e oggi potrei dire che era la linea giusta.
Già la delibera con cui il commissario straordinario ha dato l’avvio alla liquidazione di Sint, prevede una discussione consiliare sul mandato da conferire al liquidatore.
Visto che così non è stato, si convochi il tavolo di amministrazione condivisa, in cui Cimmino sottopone la sua ipotesi. Si apra un dibattito con la città e si approdi in aula affinché il Consiglio possa conferire al liquidatore un mandato preciso e democratico, nella massima trasparenza possibile.
Non è più il tempo delle illusioni, lo stesso tema del mantenimento dei livelli occupazionali, avanzato dal Sindaco va chiarito senza ambiguità. Di cosa parla dei 2 dipendenti della Sint, o degli ex lavoratori delle fallite Terme di Stabia, e come intende concretizzare questa petizione di principio senza creare false illusioni. E’ il tempo della trasparenza e della chiarezza, altrimenti ad esserne compromesso rischia di essere il rilancio delle Terme e da rinascita di Stabia.