A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, caos tra legge Lorenzin e circolare Grillo-Bussetti
La Legge 119/17 prevede l’obbligo di vaccini per l’iscrizione dei bambini a scuola, pena il non ingresso in classe per i bambini fino ai 6 anni (nidi e materne) e multe da 100 a 500 euro per i genitori dei ragazzi da 6 ai 16 anni (elementari, medie e superiori).
Alla Legge 119/17 si è aggiunta poi l’indicazione contenuta nella circolare Grillo-Bussetti.
Tale circolare consente (ma non obbliga) agli istituti scolastici di poter accettare da parte delle famiglie una semplice autocertificazione in cui siano dichiarate le avvenute vaccinazioni e ciò in deroga alla legge vigente.
Insomma secondo la legge Lorenzin per consentire l’accesso dei bambini a nidi e a scuole dell’infanzia occorre che le famiglie consegnino la certificazione ASL dei vaccini effettuati; invece, secondo la circolare ministeriale è sufficiente produrre un’autocertificazione dei vaccini effettuati.
I Dirigenti scolastici sono liberi di scegliere se accettare le autocertificazioni o esigere dalle famiglie la certificazione ASL.
Incertezza e grandi responsabilità per i Dirigenti scolastici
Tale situazione genera incertezza.
I Dirigenti scolastici sono gravati da enormi responsabilità.
”Servono indicazioni più chiare e precise, altrimenti la confusione è inevitabile e a farne le spese sono presidi e famiglie” ha dichiarato Mario Rusconi, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio.
L’intervento del Ministro dell’Istruzione
Intanto il Ministro dell’Istruzione Bussetti, tenta di fare chiarezza dichiarando che la responsabilità di una dichiarazione mendace non ricade certo sui Dirigenti scolastici che accettano un’autocertificazione in luogo della certificazione ASL, quanto piuttosto sulle famiglie che la presentano.
Il punto fondamentale: la tutela della salute
Con l’autocertificazione, non si può essere certi che i bambini presenti in classe siano vaccinati e la vita dei germi, si sa, viene resa particolarmente facile in ambienti quali classi, mense e spazi comuni dove tutti i bambini (quelli vaccinati e non) sono a stretto contatto.
I vaccini sono uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica e gli italiani sembrano averlo capito solo di recente.
Infatti, da documenti ufficiali presentati dall’Unione Europea, risulta che dal 2015 al 2018, la fiducia degli italiani nei vaccini sia aumentata.