CASERTA – Interrogazione del sen. Claudio Barbaro (eletto nel collegio. plurinominale Campania 1 – Benevento, Caserta, Avellino) in merito alle presunte illegittimità concorsuali del servizio di medicina veterinaria dell’ASL di Caserta.
L’interrogazione del sen. Claudio Barbaro (eletto nel collegio. plurinominale Campania 1 – Benevento, Caserta, Avellino) in merito alle presunte illegittimità concorsuali del servizio di medicina veterinaria dell’ASL di Caserta.
“Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00648
Atto n. 4-00648
Pubblicato il 9 ottobre 2018, nella seduta n. 45
BARBARO – Ai Ministri della salute e dell’economia e delle finanze. –
Premesso che, a quanto risulta all’interrogante: l’atto aziendale 2017 dell’Asl di Caserta reitera una strutturazione dell’azienda sanitaria, che ha trascurato la “medicina preventiva”, e appare in netto contrasto con le direttive ministeriali, volte a potenziare la prevenzione; nell’ambito dell’Asl di Caserta si annoverano: 107 stabilimenti riconosciuti con bollo CE e 140 strutture casearie riconosciute con bollo CE; 13.952 imprese registrate; 851 allevamenti bufalini; 1704 allevamenti bovini; 761 allevamenti ovini; 257 allevamenti caprini, che richiedono interventi di prevenzione distinti per aree funzionali, ciascuna delle quali dotata di un proprio direttore di strutture complessa; nell’Asl di Caserta non sono presenti, nell’ambito del servizio veterinario, i “responsabili dei servizi centrali”, poiché anziché avviare un regolare concorso nazionale, si è proceduto tramite un “bando interno” (ex art. 18 del contratto per la dirigenza medica veterinaria 1998-2001). La commissione esaminatrice, tuttavia, presenta diversa profili di illegittimità, come la presenza di uno psichiatra.La commissione ha inoltre redatto una graduatoria mai pubblicata, se non quella relativa al servizio “Sanità animale”; solo all’esito delle predette procedure, con deliberazione del direttore generale dell’Asl di Caserta, il ruolo di responsabile del servizio “Sanità animale” è stato conferito per “incarico diretto” al dirigente collocatosi al primo posto della graduatoria del “bando interno”; tale nomina è stata revocata successivamente dallo stesso direttore generale, con incarico conferito ad un dirigente veterinario non presente in graduatoria; l’atto aziendale e quelli ad esso consequenziali hanno completamente disatteso quanto stabilito dal “decreto Balduzzi” (di cui al decreto-legge n. 158 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012); con deliberazione del direttore generale dell’Asl di Caserta (n. 667 del 23 maggio 2018) è stato pubblicato un nuovo “avviso interno” per il conferimento degli incarichi di dirigente di struttura semplice e struttura semplice dipartimentale; con ulteriore deliberazione del direttore generale (n. 933 del 13 luglio 2018) si è provveduto a confermare per ulteriori 8 mesi i 49 medici veterinari assunti con il richiamato avviso pubblico; ritenuto che, a giudizio dell’interrogante: l'”avviso interno” n. 667/2018 presenterebbe profili di illegittimità, tra i quali:
mancanza di competenze, mandato scaduto o nomine illegittime dei direttori di strutture complesse, che dovranno valutare i curricula dei candidati; criteri di valutazione sconosciuti; mancanza di requisiti di accesso alle varie posizioni funzionali; strutture semplici dipartimentali già state a dirigenti prima ancora che l’atto aziendale le individuasse; possibilità di partecipazione per dirigenti non hanno mai gestito personale; la deliberazione n. 933/2018 presenterebbe due gravissimi problemi: l’assunzione d’ufficio dovuta alla continuità del rapporto lavorativo per persone che non hanno i requisiti di legge; la proposta del rinnovo a firma del responsabile dell’UOC Veterinaria, nominato, intuitu personae, dal direttore generale in totale spregio della graduatoria, ex art. 18 del contratto per la dirigenza medica veterinaria 1998-2001, si chiede di sapere: quali iniziative i Ministri di indirizzo intendano intraprendere al fine di verificare i fatti e le circostanze esposte; se ritengano opportuno l’invio di ispettori ministeriali, prima che le deliberazioni n. 667/2018 e n. 933/2018 possano produrre i loro effetti, valutando, contestualmente la presenza di elementi di illegittimità nelle procedure di assunzione di personale svoltesi nell’ultimo quinquennio; se intendano attivarsi presso la Corte dei conti, al fine di valutare le recenti condotte della direzione generale della Asl, già assoggettata al “piano di rientro”.
Il testo definitivo è fornito in allegato, la versione interattiva con possibilità di consultazione dei riferimenti normativi è raggiungibile al link http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1076698/index.html