Rieti -Juve Stabia, L’Editoriale di StabiAmore

Rieti -Juve Stabia, L’Editoriale di StabiAmore

Il Commento post gara del Presidente dell’Associazione Culturale, Gianfranco Piccirillo:

Lo Stabia doveva confermare il primato in classifica dopo le ultime brillanti prestazioni e seppure nella seconda parte della ripresa batte il Rieti nel suo stadio chiamato Scopigno o anche Centro d’Italia. Lo Stabia ha offerto ancora una volta una prestazione decisamente buona, soprattutto nella ripresa, rimontando e vincendo con alcuni cambi importanti dopo una formazione iniziale, che aveva sofferto la squadra di casa e il campo pesante per la fitta pioggia laziale. Caserta si trova nelle condizioni di avere Canotto, Marzorati e Aktaou infortunati e nel contempo la necessità di effettuare un moderato turn over per le diverse gare giocate in pochi giorni. L’ex capitano delle vespe punta su Branduani in porta, Troest, Dumancic, Allievi e Vitiello in difesa e su un centrocampo composto da Viola, Calò e capitan Mastalli a sostegno della punta Paponi e degli esterni Elia e Di Roberto. La squadra laziale è allenata, almeno fino alla gara di oggi, dal portoghese Riccardo Cheu e può vantare nella rosa giovani provenienti dalla Grecia, nazionalità del presidente che in passato ha posseduto l’Ofi Creta. Nel primo tempo il Rieti è passato subito in vantaggio con Maisto, che ha sfruttato un clamoroso errore in appoggio dell’inesperto Dumancic e ha sorpreso Branduani con un tiro preciso, ma non irresistibile. Lo Stabia gioca male, soffre il campo pesante, rischia di subire un altro gol e si rende pericoloso solo con Di Roberto che sugli sviluppi di un angolo si fa ribattere da pochi passi il tiro dal portiere Chastre. Nella ripresa lo Stabia cambia pelle con gli ingressi opportuni di Melara e Bruno El Ouazni per i protagonisti in negativo Dumancic e Di Roberto e poi quelli di Vicente e Carlini per i non brillanti Viola e Mastalli con il modulo che passa al 3 5 2, già adottato nella seconda parte della gara contro la Viterbese. Carlini e Melara trasformano la squadra, che dopo aver rischiato di subire un paio di volte in mischia il raddoppio, esce alla distanza con forza, coraggio e grande qualità di giocate collettive e trova prima un debole pallonetto dell’ex El Ouazni e poi il pari importante di Carlini sulla solita imbeccata di Calò su punizione. Bello il gol del vantaggio di Paponi per la qualità dell’assist, davvero al bacio di Melara, che permette al cannoniere stabiese di segnare l’ottavo gol stagionale, il sesto in campionato in un eccellente finale di gara. Il Papo esce tra gli applausi dei numerosi e festanti sostenitori stabiesi, per nulla intimoriti dalle cattive condizioni del tempo nell’alto Lazio, per fare spazio alla bandiera Mezavilla che chiude la gara finalizzando un’altra bella azione corale, regalandosi il terzo gol, il secondo del campionato. Caserta dopo le incertezze del primo tempo consolida la bontà del suo impianto di squadra con il 5 3 2, che con gli esterni di centrocampo Elia e Melara diventa ancora più offensivo di quello visto con la Viterbese. Le decine e decine di tifosi stabiesi, giunti allo Scopigno di Rieti, hanno pouto ammirare nella ripresa uno Stabia brillante e divertente nella fase dell’offesa, dopo un primo tempo incolore e con il grave errore difensivo, che ha favorito il gol dei laziali. Continua il momento d’oro di Paponi, che nonostante la fatica di giocare tre gare in sette giorni trova sempre il modo di rendersi utile alla squadra, mentre Viola e Mastalli hanno accusato di più la stanchezza. Nonostante l’assenza anche di Troest, colpito da una pesante ammonizione, sarebbe importante battere al Menti anche il Bisceglie nella prossima giornata, la prima domenicale, e dare continuità a quella che per il momento appare come una vera e propria fuga in testa alla classifica, ma scaramanticamente è sempre meglio mantenere un profilo basso, anche se oggettivamente con questo Stabia riulta sempre più difficile.


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