Cagliari bello di sera, 2-1 al Chievo al Bentegodi

Con due formazioni ampiamente rimaneggiate per favorire le riserve, tipico della Coppa Italia, il Cagliari passa a Verona e nel prossimo turno affronterà l’Atalanta.

Il fantastico regolamento prevede che se si affrontano due squadre della stessa categoria ci sarà l’estrazione per sapere se a Gennaio si giocherà all’Atleti Azzurri D’Italia o alla Sardegna Arena.

Altra genialata è quella di favorire la squadra della categoria superiore negando a quella di Serie B o Serie C di avere una Juventus o un Milan in una città che non avrà mai in Serie A la propria squadra; è il caso del Novara, squadra della Serie C che oggi, battendo il Pisa, si è qualificato al prossimo turno e andrà a Roma contro la Lazio.

Quanti spettatori ci saranno a vedere Lazio-Novara?

Quanti ce ne sarebbero stati al Silvio Piola di Novara o all’Arena Garibaldi di Pisa per vedere i Campioni della ?

Stadi esauriti, ed invece si vogliono favorire le squadre blasonate, un controsenso assurdo.

La partita è stata abbastanza gradevole nonostante il deprimente vuoto sugli spalti, l’impressione come se si giocasse a porte chiuse. Il piccolo impianto temporaneo di Cagliari di 16.233 posti non mostra mai ampi spazi vuoti sugli spalti, al massimo 100; che ci siano squadre di alta classifica o no (vedi il Milan o il Chievo, appunto).

Per ogni gara dei rossoblù c’è la caccia al tagliando, lo stadio è sempre pieno; vedere il Marcantonio Bentegodi praticamente desolato è stato, soprattutto televisivamente parlando, una brutta cartolina; nella speranza di vedere Cagliari e Atalanta alla Sardegna Arena a gennaio per vedere la differenza; questa sera solo la Tribuna Centrale era popolata da pochi fedelissimi del Chievo, ma quasi quasi erano più numerosi tifosi del Cagliari che abitano a Verona e comunque nel Veneto.

E’ questa la sgradevolezza in Italia, a differenza, per esempio, delle Coppe Inglesi e Spagnole dove gli impianti sono popolati sia nella FA Cup sia nella Coppa del Re.

La partita

Il Cagliari ha affrontato la gara con una squadra completamente differente da quella titolare sebbene Barella, Dessena, Farias, Rafael, Pisacane, Cigarini non siano proprie delle riserve.

Barella, titolare inamabile anche nella Nazionale maggiore di Mancini, ha giocato solo perché squalificato sabato con la Roma, altrimenti avrebbe riposato. E’ vero anche che nella ripresa sono entrati in campo Srna, Padoin e Joao Pedro, titolari fissi di Mister Maran, non proprio riserve.

Da evidenziare la prova dell’esordiente Croato Marko Pajač che si è esibito anche in una magistrale punizione che solo il bravo connazionale portiere, anche lui esordiente, Semper con una paratona gli ha negato la gioia del goal all’esordio.

Peccato!

Il Chievo, invece, mostra che il suo ultimo posto in classifica nella Serie A con 2 punti è un fardello che pesa e propone una formazione totalmente ringiovanita con elementi che avevano poco minutaggio.

Da elogiare il già citato portierino croato Semper

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che tra primo e secondo tempo, in particolare su due calci di punizioni di Pajac e Cigarini dimostra di essere bel più che all’altezza dell’anziano Sorrentino; la probabile prossima stagione in Cadetteria potrà portare alla ribalta tanti giovani promesse, il peccato, comunque, che la maggior parte siano di nazionalità non Italica. Tra gli altri abbiamo avuto anche il figlio del Campione del Mondo Argentino 1986 Burruchaga, Mauro centrocampista ex River Plate preso a titolo definitivo.

Il Cagliari passava in vantaggio con Mister 10 milioni, ossia Albertone Cerri,

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tanto caro tanto criticato in Sardegna per il suo non essere, questa sarebbe la critica, al livello di Pavoletti sebbene siano stati pagati praticamente la stessa somma.

Tralasciando questa differenza, è ovvio che un ragazzo dell’età del parmigiano, essendo del 1996, non può essere paragonabile a un classe 1988 come l’ariete Livornese che da bel 20 anni, a partire dalle giovanili del Livorno ha messo tanta legna in cascina.

Cerri, invece, dal 2006, quando iniziava la carriera nelle giovanili del Parma ad oggi, solo 12 anni di carriera, 109 presenze e 49 reti all’attivo, Pavoletti in 20 anni ha collezionato 350 presenze e 112 reti.

Un abisso, ma diamo tempo al ragazzone di Parma, speriamo che possa essere prolifico come il suo compagno di squadra!

CHIEVO (4-3-1-2): Semper; Tanasijevic (55′ Depaoli), Cesar, Rossettini, Cacciatore; Leris, Rigoni (55′ Burruchaga), Kiyine; Giaccherini; Djordjevic (72′ Grubac), Stepinski. Allenatore: Di Carlo

CAGLIARI (4-3-1-2): Rafael; Pisacane (86′ Srna), Andreolli, Romagna, Pajac (79′ Padoin); Faragò, Cigarini, Dessena; Barella; Cerri, Farias (66′ Joao Pedro). Allenatore: Maran

RETI: 8′ Cerri (CA), 18′ Leris (CH), 68′ Pisacane (CA)

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